Il Ministro Rotondi spinge la Carfagna alla Regione |
Il Ministro Rotondi spinge la Carfagna alla Regione
“In un grande partito è più che normale la dialettica e se c’è una leadership plurale la forza è maggiore”. Così ha affermato il Ministro per l’attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, riferendosi al momento turbolento che sta passando in campo nazionale il Pdl, con i dissidi tra il leader Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini. “Non credo inoltre – aggiunge Rotondi – che ci sia un problema politico, ma che Fini pensa ad un modello di partito e alla sua guida. In politica, specie d’estate, il cervello vola libero”. In merito alle alleanze possibili con l’Udc, il ministro fa notare che in Piemonte è stata alleata del Pd e del centrosinistra e per questo confermerà questa linea politica anche alle Regionali, e ricorda che Casini ha dichiarato che gli accordi si fanno regione per regione. Quindi c’è la probabilità che il partito di Casini resti con il Pdl, con una controtendenza tra Nord e Sud. Il Ministro afferma che “il Pdl e l’Udc sono due correnti di quel grande, unico partito che un tempo si chiamava Dc. Sono due modi di ricomporre lo stesso elettorato. Trovo assai probabile che le strade in futuro si riuniranno”. Sulla candidatura alla presidenza della Regione, tra i tanti nomi in corsa, Rotondi punta sulla Carfagna: “Darebbe alla Campania uno straordinario rilancio di immagine e poi l’ho apprezzata molto come collega. E’ brava, volitiva e determinata. Farebbe sicuramente bene alla guida della Regione Campania”. I sondaggi parlano di un divario tra il Pdl e il Pd di 20 punti a favore del primo soprattutto dovuto al fallimento di Bassolino e Iervolino che porteranno un vantaggio enorme al centrodestra. In merito alla vittoria del centrodestra in Provincia ma della sconfitta al comune Rotondi ritiene “che il centrodestra abbia sottovalutato due aspetti, il primo è la popolarità di Galasso” e per secondo trova “che sia stato un errore per il centrodestra aver assunto una posizione di critica e di freno rispetto alle opere pubbliche di Galasso. Ho sentito tuonare contro i disagi dei cantieri ma io credo che la città abbia preferito sopportare questi ora pensando al futuro giovamento piuttosto che non avere nulla”.