La Verde: basta teatrini, città si aspetta buona amministrazione

La Verde: basta teatrini, città si aspetta buona amministrazione

“Usque tandem Catilina abutere patientia nostra? Fino a quando questa città sarà disposta a tollerare il teatrino messo in opera da chi ha responsabilità di essere maggioranza? Fino a quando questa città sarà disposta a tollerare i capricci di chi, pur chiamato alla disciplina dell’appartenenza, preferisce il mero protagonismo o la ripicca personale? Lo spettacolo che il Consiglio Comunale, ed in particolare la maggioranza, ha consegnato alla città, in queste ultime ore, è indegno di un consesso di rappresentanti del popolo di un Comune Capoluogo”. E’ quanto afferma il consigliere comunale del Partito Democratico, Stefano La Verde.
“Quanto è avvenuto è la riprova (ed anche “un politicante” come me non fa fatica a rilevarlo) della perdita del senso di responsabilità che chi si è candidato ad essere classe dirigente di questa città dovrebbe avere. Il considerare il ruolo che si svolge come servizio alla città, il contribuire con i propri comportamenti, i propri atti, le proprie idee alla risoluzione dei problemi veri della città, il sentirsi protagonisti attivi della vita politica, l’essere l’esempio di buona politica e di buona amministrazione, l’avere chiaro il disegno politico cui si è aderito. Tutto questo ci deve indurre a modificare in fretta i nostri atteggiamenti.
Le emergenze continue che il nostro paese e le nostre realtà stanno attraversando, da quella morale a quella occupazionale, da quella dei rifiuti a quella sanitaria,da quella dei tagli indiscriminati a quella della sopravvivenza degli enti locali, sembrano non interessare più nessuno. E fa specie che chi dicendo di appartenere ad una forza politica, come il PD, che si è candidato a correggere la deriva infima cui il governo nazionale sta portando il paese, contribuisca ad accentuare nella nostra realtà il discredito, il non governo, il malessere.
Non è più possibile assistere a siffatti spettacoli! Non è più possibile avallare siffatti comportamenti! Lo si deve a chi ha dato fiducia alle nostre persone, al rispetto dovuto alla città che aspetta di essere governata bene e di avere la risoluzione dei molti problemi che quotidianamente vengono vissuti. Lo sideve per il rispetto di quel progetto politico che ognuno di noi ha sottoscritto nel momento in cui ha accettato il ruolo di rappresentare la città. Lo si deve per il rispetto a quel senso di etica morale e politica che, ognuno di noi, in questa particolare contingenza, dovrebbe avere ben chiaro e presente.
La gente aspetta esempi da noi, non teatrini. La gente aspetta da noi la buona politica e la buona amministrazione, e mi rivolgo a tutti, non la manifestazione becera di capricci e risentimenti personali. Ognuno, per la propria parte, e mi riferisco al partito, all’amministrazione, al gruppo consiliare, ha il dovere di adoperarsi perché alcuni valori non debbano dissolversi come neve al sole. Non si può far finta di niente perché alcuni equilibri possano saltare. Non si può governare in maniera efficiente se non si risolvono realmente i punti di criticità dell’apparato amministrativo.
Bisogna costruire, con pazienza ma anche con fermezza, regole che creino un migliore equilibrio tra amministrazione, gruppo consiliare e partito. L’appello di “un politicante” come me (ma ben conscio della responsabilità che ha come amministratore, come consigliere comunale, come capogruppo, come iscritto al PD, come cittadino di Avellino) è che si ponga fine, una volta per tutte alle tante incomprensioni che hanno caratterizzato e caratterizzano la vita politica di questa città e di questa provincia.
Il PD deve produrre un grande sforzo per ritrovare l’unità di intenti, la forza morale, l’autorevolezza politica, la capacità propositiva, altrimenti si corre il rischio di perdere definitivamente il consenso della gente. Mi auguro che, alla fine, se si hanno a cuore le sorti di questa città e del PD, prevalga un comune senso di responsabilità e di saggezza. Per quanto mi riguarda io sono già a disposizione”.

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