Lengua: “Ricostruire il Paese, il Pd irpino sia protagonista”

POLITICA AVELLINO – Si è tenuta questo pomeriggio, a via Tagliamento, la direzione provinciale del Partito Democratico. A fare gli onori di casa, il segretario provinciale, Caterina Lengua, che ha aperto i lavori aggiornando i componenti della direzione sull’esito del confronto di ieri a Roma tra i segretari regionali e provinciali del partito ed il segretario nazionale Bersani. Un confronto nel corso del quale è stata annunciata l’apertura di una fase di mobilitazione territoriale che dovrà coinvolgere l’intero Paese e che culminerà con la grande manifestazione nazionale indetta per il cinque novembre a Roma. Al centro dell’iniziativa, il tema della ricostruzione del Paese dalle macerie del berlusconismo. “Ricostruire il Paese – ha affermato la Lengua – significa in primo luogo superare l’attuale deficit democratico: come affermato dallo stesso Bersani, il Partito Democratico deve essere innanzitutto il Partito della Costituzione. Mentre qualcuno continua a minacciare l’unità della Nazione – ha chiosato il segretario provinciale – proprio dalla Campania, anche sulla scorta delle parole del Capo dello Stato, deve partire la riscossa del Paese in nome del Mezzogiorno e dell’Italia unica ed indivisibile. Una riscossa che deve in primo luogo passare per un rilancio strutturale del sistema Paese che, sempre restando alle parole di Napolitano, potrà esserci solo se il Nord ed il Sud cresceranno insieme”.
Nel quadro della mobilitazione nazionale per la Ricostruzione del Paese, via Tagliamento metterà sul tavolo un piano generale per affrontare l’emergenza Irpinia. “A livello provinciale possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto nel corso di questi mesi. Siamo stati presenti su tutte le questioni, abbiamo dato vita ad una serie di confronti nelle diverse feste democratiche che sono state una preziosa occasione per tornare a mettere insieme la voce dei cittadini con quella dei dirigenti di partito e coloro che sono chiamati a governare il territorio. Occorre mettere in campo tutte le energie per garantire continuità e slancio al lavoro sin qui svolto, attraverso una piattaforma chiara ed incisiva per affrontare le tante, troppe emergenze che attanagliano questa nostra provincia. A quella lavorativa, che trova nella vertenza Irisbus il suo emblema, a quelle relative al sistema sanitario, ai servizi sociali, ai trasporti, ai rifiuti. Proprio su quest’ultimo nodo, è bene ricordarlo, l’amministrazione provinciale ha dato ieri l’ennesima prova della propria incoerenza: dopo aver contrastato in ogni modo le ordinanze Caldoro che hanno di fatto riaperto le porte dell’Irpinia ai rifiuti di Napoli, la maggioranza ha espresso, attraverso voto formale, un parere favorevole all’emendamento Salvatore con il quale la Regione ha affossato la provincializzazione del ciclo integrato dei rifiuti. Ma se il governo e la maggioranza di Palazzo Caracciolo manifestano ogni giorno di più la propria incapacità, a Napoli le cose non vanno meglio. Anzi. Come ho avuto modo di affermare, le dimissioni del vice presidente della Regione rappresentano la prova più evidente del vuoto politico su cui è stato costruito il patto Pdl – Udc. Un vuoto politico di cui proprio l’Irpinia ha pagato il prezzo più alto: mai la nostra provincia ha subito una tale marginalizzazione, mai un governo regionale fu tanto nemico delle nostre comunità. Rispetto a questa drammatica deriva dobbiamo reagire con la massima coesione e responsabilità. Cominciamo subito affrontando nella concretezza le tante emergenze a cui siamo chiamati. Accogliamo l’appello all’Unità che ancora una volta ieri Bersani ha lanciato; evitiamo tensioni all’interno del partito per motivazioni che nulla hanno a che vedere con i problemi dei cittadini. L’ultima forza che è rimasta al centrodestra sarebbero le nostre divisioni. La gente non lo capirebbe”.
A margine del proprio intervento, la Lengua ha annunciato due iniziative da intraprendere nell’immediato, riguardanti altrettante questioni di estrema urgenza: il destino dei lavoratori idraulico forestali e quello dei plessi ospedalieri irpini. Sul primo punto, ha affermato la necessità di un maggiore coinvolgimento del partito regionale e dei rappresentanti democratici a Palazzo Santa Lucia, per riaffermare in cima all’agenda politica “una vertenza di vitale importanza per le aree interne ma del tutto dimenticata dall’esecutivo regionale”. Per quel che concerne il nodo ospedali, il segretario provinciale del PD ha annunciato l’immediata convocazione dei sindaci democratici della provincia, “a cui la legge affida l’orientamento delle attività territoriali dei distretti sanitari”, per un vertice urgente”. Obiettivo, quello di chiedere al direttore Generale Florio, un incontro immediato per ottenere chiarimenti sulle ragioni che hanno condotto alla decisione di chiudere i plessi ospedalieri irpini.

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