Lo Conti: “Non mi sento rappresentato da nessun partito”

“Da sempre vicino ai valori ed ai principi della destra, prima incarnati dal MSI e poi da Alleanza Nazionale, quando si è fatta quella scelta a dir poco infelice, di fondersi in un unico partito con FI, il mio percorso politico ha subito una battuta di arresto. Disorientato da questo improvviso stravolgimento nello scenario politico nazionale, sono restato a guardare, non sentendomi più rappresentato da nessun partito.” Questa la premessa di Franco Lo Conti ormai ex dirigente provinciale de La Destra. “Storace mi aveva dato l’impressione e la speranza di creare un nuovo spazio politico per la destra italiana, che non vedevo sicuramente rappresentata dall’oligarca Berlusconi, più rappresentante di quella destra populista che ci si è abituati a vedere nei paesi sudamericani. Dopo una campagna elettorale aspra, nella quale la candidata premier Daniela Santanchè si era mostrata molto dura ed inflessibile nei confronti di Berlusconi e con uno Storace duro fustigatore dei costumi “allegri” del presidente del consiglio, mi sono ritrovato con La Destra diventata mastino da guardia dello stesso “diavolo” che cercavamo di esorcizzare. In effetti, continua Lo Conti, la clamorosa rottura di Fini con Berlusconi e con il PDL, mi ha dato la sensazione di trovarmi di fronte ad un leader rinato, che ritrova quella grinta di un tempo e la voglia di tornare a lottare e non mollare mai,in difesa di quei valori che da sempre sosteniamo: la legalità in primis , la difesa della coesione sociale e nazionale. Per tale ragione con un ritrovato entusiasmo dopo aver partecipato a diversi incontri con il consigliere comunale di Atripalda Antonio Prezioso, importante riferimento di Futuro e Libertà in provincia di Avellino, ho deciso di lasciare ogni carica che ricoprivo nell’organizzazione provinciale de La destra per aderire al progetto del presidente Fini, pronto a lavorare da semplice militante all’organizzazione del partito a Serino ed in Irpinia. Richiamando alla memoria la parabola del “Figliol prodigo” il mio è un ritorno alla casa del padre, certo che la destra italiana vivrà una nuova entusiasmante stagione.”

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