Maggio: “Avellino, una città mortificata ed umiliata”

AVELLINO – “Ho il piacere di seguire attentamente le varie testate giornalistiche con la speranza di apprendere sempre qualcosa in più rispetto a quanto vivo quotidianamente nella mia Città ed a quanto ascolto dalle chiacchiere dei vari politici e “politicanti” del “mio” partito. Debbo dire che molto riesco ad apprendere da diversi giornalisti locali e, soprattutto, dai numerosi interventi che vengono continuamente espressi da persone note e meno note. Ho il piacere anch’io, quale pregres…

AVELLINO – “Ho il piacere di seguire attentamente le varie testate giornalistiche con la speranza di apprendere sempre qualcosa in più rispetto a quanto vivo quotidianamente nella mia Città ed a quanto ascolto dalle chiacchiere dei vari politici e “politicanti” del “mio” partito. Debbo dire che molto riesco ad apprendere da diversi giornalisti locali e, soprattutto, dai numerosi interventi che vengono continuamente espressi da persone note e meno note. Ho il piacere anch’io, quale pregresso “non regresso” amministratore locale e, in particolare, come cittadino di Avellino e dirigente provinciale del Pd”. Così Ugo Maggio, componente dell’Assemblea provinciale del Pd e del Gruppo cittadino “Davvero”.
“Sicuramente non sta a me descrivere le condizioni in cui versa la Città, perché palesi a tutti; sicuramente la colpa è delle varie amministrazioni che si sono susseguite, la cui politica locale ha sempre limitato ponendo il cittadino in secondo piano, ma ciò a cui si assiste ogni giorno in questa amministrazione, mio malgrado anche da noi sostenuta (sicuramente con speranze diverse), rappresenta una mortificazione per una Città che stiamo vedendo morire con tutti i suoi generosi e meritevoli cittadini. Solidarietà pertanto ai commercianti che vedono lentamente spegnere la loro “Storia”, e sto parlando dei commercianti del centro cittadino (figuriamoci chi opera in periferia). Solidarietà a noi automobilisti che, già penalizzati da poche strade obbligate, siamo oramai in balia delle onde (chiedo scusa delle transenne). Solidarietà ad una Città Ospedaliera che non riesce in nessun modo a definire il proprio “status-di salute” trovando continuamente impedimento non nelle attività professionali pur meritevoli, ma nella semplice viabilità, nel semplice accesso e nell’ancor più indisponibile parcheggio! Solidarietà a tutte le altre ed alte professionalità che comunque operano in condizioni di ancor più disagio per la noncuranza di tutta la politica locale nell’almeno tentar di risolvere le problematiche soprattutto strutturali (mi riferisco a magistrati, avvocati ed altre). Ma il problema principale per la politica locale quale è? Per alcuni vertici del PD è quella di escludere chi dissente dalla spartizione di posticini e dalla volontà di chi spera di poter essere utile alla Città; allora che si fa si allontana non solo il “ marcio “, ma si emargina tutta la Città spingendo verso la Provincializzazione di ogni Ente e mantenendo buoni i rapporti a questo punto soprattutto con chi politicamente rema contro fino ad escludere in tal modo il Capoluogo che già nel Consiglio Comunale ha perso la sua posizione prioritaria. Allora tutti i problemi scivolano addosso a chi occupa i posti principali, basta raccattare ancora qualche consenso per raggiungere un ulteriore (ma mai ultimo) obiettivo (le Regionali forse?)! Tanto gli anni passeranno e la gente avrà dimenticato, indi essi saranno nuovamente pronti, ma soprattutto RINNOVATI! Ma come è possibile gestire una Città senza ascoltare la Gente che la vive quotidianamente e può sicuramente essere meglio coinvolta ed interessata al suo benessere; come è possibile che non si tenti nemmeno di affrontarli i problemi (tanto la colpa è sempre dei predecessori)? Allora, nel rispetto della Gente, di noi stessi cittadini di Avellino è utile proporre un gruppo di “Cittadini” che si spendano nel coinvolgere Tutti verso il miglioramento della Città. Siamo ancora in tempo utile; è solo il cittadino che può con il suo vero impegno smantellare un sistema clientelare oramai inutile, e creare i presupposti affinché Avellino e la sua Provincia diventino terreno fertile e propositivo per i loro giovani. Annulliamo il detto “nemo proheta in Patria”, facciamo si invece che solo i Profeti restino in Patria; ed i profeti non sono scelti dai Politici, ma dalla Natura, che resta sempre UNICA E GRANDE!”, conclude Maggio.

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