Mancino: il federalismo sarà la tomba del Sud |
Mancino: il federalismo sarà la tomba del Sud
Secondo il vicepresidente del C.S.M., Nicola Mancino, questo federalismo consentirà alle regioni ricche di avere maggiori competenze ed è con grande leggerezza e superficialità che il Mezzogiorno non si è reso conto che il federalismo, così come proposto dalla legge delega, incombe come una scure sulle regioni del Sud. Questo è l’allarme lanciato da Macino, nel corso di un convegno promosso dall’ordine e i dottori commercialisti e degli esperti contabili dei tribunali di Ariano ed Avellino. Secondo l’ex-presidente del Senato la riforma prospettata dal titolo V della Costituzione incombe più come una tomba che come una sfida per il Sud dell’Italia. Per Mancino, oggi il Mezzogiorno e meno forte di quella politica solidaristica che dal dopoguerra in poi ha scongiurato lo scontro sociale tra Nord e Sud del paese. Ma Mancino non si limita solo a mettere in allarme la platea, anzi, la scuote ad avere l’orgoglio di essere meridionali, esortandola a svegliarsi dal torpore e alla partecipazione della stesura della riforma, richiamando l’attenzione a tutto il Mezzogiorno ad avere una maggiore responsabilità e dovere nel concorrere a impedire l’involuzione del Sud. Tra i convenuti al convegno numerosi magistrati e politici di livello nazionale e locale. Alla fine della manifestazione Mancino si è intrattenuto con i presenti scherzando sul ruolo che gli impone fino al 13 giugno di astenersi dal fare riflessioni politiche, affermando che dal giorno dopo anche se non rientrerà in politica, potrà dire quello che pensa in merito al governo e alle amministrazioni locali. Sulla riproposizione di una nuova cassa del Mezzogiorno Mancino è categorico: “..è impossibile tornare in dietro. Difficilmente una cosa morta ritorna in vita”.