Manifestazione contro Governo, Pcl non aderisce: ecco i motivi

“Avremmo volentieri aderito all’appello della F.d.S. contro il governo Monti organizzata dalla stessa, ma all’improvviso l’appello all’unificazione delle lotte a sinistra, si è trasformata in una manifestazione di partito ed il diritto all’intervento del PCL viene revocato, dentro il quadro appunto di una manifestazione di cartello della sola Federazione, aperto esclusivamente ai suoi alleati internazionali e a rappresentanze sociali di movimento”. E’ quanto afferma Benny Petracca, coordinatore provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori.
“E’ chiara la difficoltà di una formazione politica, che mentre organizza la mobilitazione contro Monti, nello stesso tempo sembra propensa ad allearsi col Pd per le prossime elezioni politiche, dimenticando forse che il medesimo partito sta appoggiando insieme al Pdl il governo Monti e che le politiche neoliberiste, che stanno strozzando la gente, sono le stesse da sempre abbracciate e profetizzate dai piddini.
Forse si teme che queste contraddizioni, dando la parola al nostro partito. possano deflagrare o forse semplicemente non si vuol creare imbarazzo con l’alleato di ferro passato, presente e futuro. La manifestazione contro Monti serve solo ad esibire i muscoli per una successiva trattativa col centro-sinistra.
Per questi motivi, – prosegue Petracca – come deciso dalla Direzione Nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, il nostro partito, ma stimolati anche dalla nostra coscienza di militanti comunisti e di dirigenti locali del suddetto, abbiamo disdetto la nostra presenza sui bus che domani partiranno alla volta di Roma ed alla manifestazione. Certo questo ennesimo episodio denota la volonta’ politica della F.D.S. di non andar ricercando, come pure molti dirigenti dichiarano, l’unità dei Comunisti, a meno che non la si ricerchi per poi meglio allearsi coi partiti rappresentanti degli interessi di banchieri e borghesi, affamatori del popolo”.

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