Si è costituito su iniziativa del consigliere comunale e provinciale di Avellino, leader del Gruppo Davvero-Pd del capoluogo irpino, Gianluca Festa, il comitato “Basta un sì-DAVVERO-AVELLINO” a sostegno del referendum del prossimo mese di ottobre. Sono state già avviate alcune iniziative, a partire dalla raccolta delle firme che, presto, saranno inviate al coordinamento nazionale “Basta un sì”. “Non potevamo restare sordi all’appello del nostro Premier, nonché segretario nazionale del Pd, Matteo… |
Si è costituito su iniziativa del consigliere comunale e provinciale di Avellino, leader del Gruppo Davvero-Pd del capoluogo irpino, Gianluca Festa, il comitato “Basta un sì-DAVVERO-AVELLINO” a sostegno del referendum del prossimo mese di ottobre. Sono state già avviate alcune iniziative, a partire dalla raccolta delle firme che, presto, saranno inviate al coordinamento nazionale “Basta un sì”. “Non potevamo restare sordi all’appello del nostro Premier, nonché segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi”, afferma Gianluca Festa. “L’appuntamento del prossimo autunno è cruciale per dare uno slancio ulteriore alla politica di rinnovamento e di concretezza che il Governo sta portando avanti. Dopo anni e anni di sforzi vani, il Parlamento della XVII legislatura è riuscito a varare con una larga maggioranza – quasi il sessanta per cento dei componenti di ciascuna Camera in ognuna delle sei letture – una riforma costituzionale che affronta efficacemente alcune fra le maggiori emergenze istituzionali del nostro Paese”, prosegue il leader ecologista. “Il testo modifica molti articoli della Costituzione, ma non la stravolge. Dunque, siamo difronte ad un’ottima riforma”. “Questo di Avellino – aggiunge Festa – è solo il primo dei tanti comitati che il nostro gruppo intende far nascere in Irpinia. Arriveremo senz’altro a quota 30 in provincia di Avellino e a 50 in Campania. Ci mobiliteremo, così come voluto da Renzi, per portare a casa un risultato storico per il nostro Paese. Lungi dal tradire la Costituzione, si tratta di attuarla meglio, raccogliendo le sfide di una competizione europea e globale che richiede istituzioni più efficaci, più semplici, più stabili”.