No alcol fuori dai locali, De Lieto: “Assurdo”

No alcol fuori dai locali, De Lieto: “Assurdo”
È estremamente preoccupante l’applicazione della direttiva europea sul consumo di alcol che entrerà in vigore mercoledì 29 luglio, che vieta di vendere o somministrare alcolici su “spazi o aree pubbliche diverse dalle pertinenze di servizi muniti della licenza prevista dalla legge” e la sanzione pre…

No alcol fuori dai locali, De Lieto: “Assurdo”

È estremamente preoccupante l’applicazione della direttiva europea sul consumo di alcol che entrerà in vigore mercoledì 29 luglio, che vieta di vendere o somministrare alcolici su “spazi o aree pubbliche diverse dalle pertinenze di servizi muniti della licenza prevista dalla legge” e la sanzione prevista va da 2.000 a 12.000 euro. Siamo veramente all’assurdo. Lo ha dichiarato il Segretario Provinciale dei Pensionati per l’Irpinia, Antonio de Lieto che aggiunge: “Dal momento che questa direttiva, recepita dal Parlamento italiano (disposizioni per l’adempimento derivante dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea), ha sul nostro Paese, ricco di tradizioni e di storia, legate proprio a feste, sagre, manifestazioni enogastronomiche, un effetto devastante mettendo in ginocchio le attività di tante associazioni e cancellando in un sol colpo la passione di tanti e le tradizioni vecchie, in molti casi, di secoli”. “È semplicemente ridicolo – aggiunge De Lieto – che l’Europa, tanto distante e distinta dai problemi veri della gente, vada a sindacare anche in attività di nessuna rilevanza per l’Europa e che riguardano invece la nostra terra, le abitudini della nostra gente ed, in sintesi, la nostra tradizione e la nostra cultura. Nel recente passato – ha rimarcato de Lieto – sempre questa Europa, aveva tentato di cancellare la nostra pizza, i nostri formaggi, evidentemente in Europa amano poco, o non conoscono affatto, la nostra secolare storia fatta di mille sfaccettature, di mille realtà, di mille tradizioni, una ricchezza incommensurabile e una civiltà che onora la nostra gente e che caratterizza la nostra cultura. Certo da un’Europa che non rivendica le proprie radici cristiane non c’è da aspettarsi molto, un’Europa non dei popoli, non delle genti ma dei mercanti, dei burocrati, delle banche e del grande capitale: è un’Europa che non ci è mai piaciuta. Se il Governo italiano non vorrà, o non riuscirà a bloccare, o eludere, questa direttiva europea vi sarà un danno incalcolabile per il nostro Paese – ha evidenziato de Lieto – e soprattutto per il turismo, che è una delle ricchezze dell’Italia e manifestazioni antiche e bellissime perderanno ogni loro caratteristica e addirittura ragion d’essere se si vieta agli avventori di consumare un bicchiere di vino e una birra imponendo, in pratica, il solo consumo di bevande analcoliche. Direttiva per contrastare il consumo dell’alcol e garantire sicurezza sulle strade? Ridicolo. Esistono già leggi severissime per quanto concerne l’uso di bevande alcoliche per chi guida. Non è con queste imposizioni assurde che si combatte l’uso dell’alcol. – ha sottolineato il leader dei Pensionati per l’Irpinia – Questo assomiglia al proibizionismo, inutile, dannoso e controproducente. È necessario educare all’uso intelligente del bere e ad evitare ogni abuso per quanto riguarda bevande alcoliche, ma non è certo questo il sistema migliore che, anzi, la storia ha dimostrato essere la scelta più sbagliata che si possa introdurre. Colpire le feste e le iniziative radicate nelle abitudini della gente ed espressioni del territorio, in nome di che cosa non si è ben capito, che senso ha? L’Europa deve occuparsi di cose vere, di cose serie, come la crisi economica, le condizioni di estremo disagio di milioni di europei, la perdita di un enorme numero di posti di lavoro, etc.: di questi problemi l’Europa si deve occupare e non certamente della misura delle zucchine, del diametro dei cetrioli e della curvatura dei pomodori, o di assumere iniziative capaci di cancellare storie e tradizioni. Il Partito Pensionati per l’Italia auspica che il buon senso prevalga – ha concluso de Lieto – e invita il Governo a fare ogni sforzo che vada nella direzione di salvaguardare la nostra storia, la nostra tradizione, la nostra cultura espressa proprio dalle mille e mille iniziative che si concretizzano in sagre, fiere, manifestazioni enogastronomiche, etc”.

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