Pd, manca la firma di Vittoria al documento unitario

Quasi cinque ore di riunione non sono bastate alla direzione provinciale del Partito democratico per raggiungere l’intesa. Alla fine si è deciso per il rinvio del voto sul documento presentato dall’asse Fierro-Venezia, per dare al partito la possibilità di una svolta unitaria dopo mesi di scontri interni. Al confronto erano presenti tutti, tranne la parte di modem capitanata da Peppino Di Iorio ed Andrea Forgione, la cui assenza era già stata annunciata tramite un comunicato stampa diramato nella giornata di domenica. All’importante riunione era presente anche il segretario regionale del partito Enzo Amendola. Non sono mancati diverbi su alcuni punti chiave del documento esposto dal Presidente Carmine De Blasio. I mariniani rappresentati da Franco Vittoria e i veltroniani con a capo Franco Iovino infatti ritengono doveroso apportare alcune integrazioni al testo. Per questo motivo hanno chiesto che la nuova direzione venga proclamata dopo la celebrazione dell’assemblea nazionale prevista giovedì 13 gennaio e all’assemblea dei veltroniani al Lingotto prevista per sabato 22 gennaio. Contrario a quanto emerso dal documento anche Gerardo Adiglietti, che potrebbe tirarsi fuori da ogni discorso se non saranno apportate le dovute correzioni. Il primo cittadino di Avellino invece ha accolto con piacere la linea tracciata. Chiaro inoltre il monito del senatore De Luca: “Il nostro unico obiettivo è l’unità, non c’è più spazio per i personalismi”. Lucio Fierro ha sorpreso tutti aprendo alla possibilità di qualche integrazione al testo, sottolineando però che nel caso di stravolgimento la sua componente chiuderebbe ogni spazio al confronto. In chiusura spazio all’appello del segretario regionale Amendola che ha affermato: “Basta con le divisioni interne perchè non fanno altro che allontanare la gente dal partito. Bisogna guardare ai problemi reali e discuterli insieme”.

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