Pdl, Iapicca: anche De Luca responsabile per i rifiuti

Pdl, Iapicca: anche De Luca responsabile per i rifiuti
“Se i numeri, come dice il sindaco di Napoli, si giocano solo al lotto, ci spieghi De Luca su quale ruota dobbiamo puntare per recuperare almeno una parte dei 500 milioni di Euro che la Corte di Giustizia Ue ha congelato alla Campania a causa dell’emergenza rifiuti”. Lo afferma il coordinatore vicar…

Pdl, Iapicca: anche De Luca responsabile per i rifiuti

“Se i numeri, come dice il sindaco di Napoli, si giocano solo al lotto, ci spieghi De Luca su quale ruota dobbiamo puntare per recuperare almeno una parte dei 500 milioni di Euro che la Corte di Giustizia Ue ha congelato alla Campania a causa dell’emergenza rifiuti”. Lo afferma il coordinatore vicario del Pdl di Napoli, Maurizio Iapicca, che aggiunge: “Ha voglia il candidato governatore del centrosinistra a tentare di far passare per nuovo l’abito politico che indossa. I panni della coalizione che rappresenta puzzano di vecchio e di sudicio. Il suo tentativo di mistificazione della realtà è patetico. E ancora di più lo è quel suo considerarsi al di fuori e al di sopra dei partiti. Dimenticandosi, o forse vergognandosi di essere stato candidato proprio dal Pd”. “De Luca non è né il nuovo, né la persona a cui rimandano i suoi suggestivi, quanto incredibili, slogan. De Luca – prosegue il parlamentare – è un uomo di partito e di potere, come lo è Bassolino e la combriccola di persone che per anni hanno tenuto in scacco i destini della Campania. I suoi programmi, casomai ve ne fossero, non potranno fare a meno di instradarsi sulla scia già tracciata da Bassolino e dalle amministrazioni di centrosinistra che hanno governato la Regione” “La smetta De Luca di barare e chieda invece scusa ai cittadini della Campania per i danni che, anche lui, ha arrecato a questa regione. Quello sì – conclude Iapicca – sarebbe un gesto apprezzato da tutti. Certamente assai di più dei falsi slogan che utilizza come inutile e patetico paravento nel vano tentativo di rifarsi una impossibile verginità politica”.

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