“Oggi, a distanza di circa due anni dal primo congresso nazionale del partito del Popolo della Libertà, qualcuno, e mi riferisco in particolare al Sen. Sibilia, si ricorda che esiste il PDL dicendo di vivere lo stesso entusiasmo che ha vissuto nel 1994 quando si fondò Forza Italia”. E’ quanto afferma l’onorevole del Popolo della Libertà, Marco Pugliese. “Dopo le passerelle improduttive del commissario pro-tempore, On. Marco Milanese, dopo la totale incapacità nell’organizzare un partito in provincia dimostrata dal duo Cosenza-Cusano, oggi “finalmente” si può dire che il PDL in provincia ha un coordinatore (o pseudo tale) il quale è anche Senatore, Presidente dell’Ente Provincia, e Presidente del CONI regionale: alla faccia del decentramento dei poteri e dell’allargamento alla base, evidentemente il buon Sibilia predica bene e razzola male in quanto, mi domando e chiedo, come può una persona avere ben cinque incarichi istituzionali, considerando che Sibilia è anche componente della VII Commissione permanente Istruzione pubblica e beni culturali al Senato? Ora si capisce – prosegue Pugliese – perché l’Ente Provincia è, a dir poco, improduttivo o meglio quel poco che si produce a livello istituzionale lo si deve ad altri; ora capisco perché nessuna istanza del territorio irpino viene portata nelle Aule parlamentari dal partito locale; ora capisco perché il PDL irpino non è presente con propri esponenti nella Giunta Regionale di Caldoro, ma altresì capisco l’insoddisfazione e il rammarico delle tante persone che hanno votato PDL in questa provincia pensando di portare una novità, un’alternativa, un cambiamento nella classe dirigente e hanno visto ampiamente deluse le proprie aspettative, ecco perché tanti sindaci dell’Irpinia si sentono abbandonati dal partito dopo essersi schierati, ecco perché è successo quello che tutti sanno ad Ariano Irpino, dove non si è riusciti nemmeno a presentare una lista. In questo PDL “irpino” io non mi riconosco, innanzitutto perché il sottoscritto è contro i doppi incarichi, non riuscendo a capire come faccia una persona tra Aula, Commissioni e altri lavori parlamentari a trovare il tempo necessario per affrontare altre situazioni.
Ecco per quali ragioni nasce Forza del Sud, un movimento politico voluto da Berlusconi e a supporto dello stesso, un movimento che vuole essere vicino alle esigenze del territorio e combattere la burocrazia politica, i doppi incarichi, così com’è accaduto in questo caso dove la pessima gestione locale ha paralizzato un grande partito della libertà e del popolo. Il PDL non è un partito “padronale” e sono straconvinto che in Irpinia non mancavano professionalità e competenze per ricoprire questo ruolo organizzativo sul territorio. In tempi non sospetti io dissi che questo partito avrebbe perso consensi e come abbiamo visto dal 35% delle politiche del 2008 è sceso al 20% delle regionali scorse. Così facendo, con questa gestione “sibillina”, il PDL locale potrà senz’altro ritornare all’entusiasmo e agli albori di un tempo, ossia quelli di un partito personale che non raggiungerà nemmeno il 10%. Ai posteri l’ardua sentenza”.