Petrolio, Santaniello: “Regione deliberi contro le trivellazioni”

“Il nostro partito non può subire attacchi inutili e strumentali dopo che l’azione sulle trivellazioni petrolifere in provincia è stata chiara ed evidente sin dall’inizio”. Si esprime così Roberta Santaniello, presidente del Pd irpino. “Se c’è una cosa – continua la Santaniello – che la nostra provincia non può subire ancora oggi sono le strumentalizzazioni di chi fino ad ora è stato in silenzio sul tema dell’ambiente e delle trivellazioni, mentre noi come democratici a tutti i livelli abbiamo …

“Il nostro partito non può subire attacchi inutili e strumentali dopo che l’azione sulle trivellazioni petrolifere in provincia è stata chiara ed evidente sin dall’inizio”. Si esprime così Roberta Santaniello, presidente del Pd irpino. “Se c’è una cosa – continua la Santaniello – che la nostra provincia non può subire ancora oggi sono le strumentalizzazioni di chi fino ad ora è stato in silenzio sul tema dell’ambiente e delle trivellazioni, mentre noi come democratici a tutti i livelli abbiamo marciato insieme ai cittadini ed insieme alla associazioni sin dall’inizio con un azione chiara e lineare. La politica ha la necessità di alzare la mani quando è in gioco la salute e non di occupare posizioni strategiche, quando sono in gioco l’ambiente e la slaubrità delle nostre aree e l’agricoltura delle nostra irpinia. Il giorno in cui è stato votato lo Sblocca Italia era in corso un voto di fiducia e i membri del parlamento della nostra provincia della maggioranza non potevano non votare una legge che contiene cosi grandi novità per il nostro paese su tanti aspetti. Le azioni successive sono invece in continuità con quanto dichiarato fin ora e io sono certa che il governo non smetterà di ascoltare le nostre richieste.
I nostri parlamentari stanno facendo la loro parte fino in fondo con coerenza e con grande senso di responsabilità. Non capisco la motivazione invece per la quale esponenti autorevoli della Regione Campania, che ricordo essere la prima responsabile di questa azione scellarata, vogliano ora appellarsi ad organismi europei. Che senso ha? A mia avviso in capo a loro si profila una doppia responsabilità: fanno infatti parte sia del governo centrale sia della regione e quindi sono partecipi ad entrambe le decisioni assunte. Sono membri di quegli stessi partiti che girano con ministri in Campania e poi fa opposizione al governo quando gli conviene. Credo ci sia bisogno di serietà.
La Regione ora deve dare un segno a questa provincia e deve deliberare contro le trivellazioni. E lo ripeto. Basta strumentalizzazioni irresponsabili. La salute e il futuro della nostra gente non può essere strumento per nessuna campagna elettorale. Se le metodologie sono le stesse di quelle applicate sulla sanità e sui trasporti della nostra provincia dove tutto è stato smembrato allora qualcuno per bontà si fermi.
Se oggi il rapporto Svimez pone ancora il SUD lontano dai requisiti minimi, è anche perché questo governo regionale non è riuscito ad attuare una politica di sviluppo e crescita.
Oggi la corte dei conti ci profila inoltre l’ennesima bufala di questa Regione, negando la certificazione dei Conti alla Regione per l’inesistenza di 3 miliardi di attivi iscritti nel bilancio 2012. Ci sarà una pesante eredità da gestire che non può essere attribuita a nessuno se non alla gestione negativa delle risorse in Campania in questi ultimi cinque anni di governo. Il governo regionale faccia mea culpa – conclude la Santaniello -, si fermi di fronte alle necessità dei cittadini e blocchi qualunque azione negativa per lo sviluppo delle nostre terre”.

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