Piano strategico, Giuditta scrive ai sindaci

Piano strategico, Giuditta scrive ai sindaci
“Cari sindaci, credo che la programmazione rappresenti un momento importante e decisivo per lo sviluppo del territorio e sono certo che debba avere l’assoluta priorità nell’agenda politica ed amministrativa”. Scrive così in una lettera, Pasquale Giuditta, primo cittadino di Summonte. “In questa fase…

Piano strategico, Giuditta scrive ai sindaci

“Cari sindaci, credo che la programmazione rappresenti un momento importante e decisivo per lo sviluppo del territorio e sono certo che debba avere l’assoluta priorità nell’agenda politica ed amministrativa”. Scrive così in una lettera, Pasquale Giuditta, primo cittadino di Summonte. “In questa fase dove, al centro del dibattito c’è la programmazione in riferimento ai Sistemi Territoriali di Sviluppo (Sts), da sindaco di Summonte, paese ricadente nell’hinterland e confinante con la città capoluogo, vorrei porre alla vostra attenzione una riflessione, per tentare di costruire una città “vasta”, che non consideri più l’hinterland una periferia ma un punto di forza per un territorio che deve diventare sempre più protagonista. Per realizzare questo è necessario che le nostre responsabilità di amministratori prevalgano sulle appartenenze politiche”. “Considerato – aggiunge Giuditta – che gli accordi i reciprocità nascono per realizzare essenzialmente due obiettivi: fare sintesi tra gli strumenti esiste e realizzare uno sviluppo di area omogenea, il concetto di area omogenea a mio avviso può declinarsi in forme diverse ovvero non esplicitarsi solo attraverso la collaborazione tra comuni che rientrano nel medesimo Sts ma anche fra aree contigue. Gli accordi di reciprocità devono dunque rappresentare un’occasione per tentare di superare le particolarità cercando di inquadrare la città di Avellino in un ambito di area vasta. Qualche tempo fa abbiamo già avviato una riflessione in questa direzione organizzando anche un incontro dal titolo “Avellino: un capoluogo oltre i confini” nel corso del quale si è dibattuto sull’importanza e la necessità di creare una sinergia tra la città capoluogo e le aree immediatamente a ridosso dello stesso. Avellino quale città capoluogo ha lavorato in questi anni ad uno sviluppo che ne ha potenziato i servizi, ma poco o nulla ha realizzato nella direzione di una città al centro di un unico grande sistema territoriale. Un contesto più ampio potrebbe infatti rafforzare il capoluogo migliorandone servizi e qualità della vita. Sarebbe infatti un errore non utilizzare la possibilità che offrono gli accordi di reciprocità in quanto rappresentano un’occasione per concretizzare il concetto di area vasta e superare le differenze tra centro e periferie considerando periferie i paesi confinanti con l’area urbana. Sarebbe infatti strategico e rivoluzionario puntare ad un progetto che non si limiti al STS Urbano ma che si allarghi ai comuni confinanti. Tutto ciò si tradurrebbe in uno sviluppo in linea con i principi comunitari, aiuterebbe la città capoluogo a superare le criticità legate all’idea di piccolo capoluogo di provincia e non sarebbe più considerata marginale nel contesto regionale di riferimento”. “Credo – conclude Giuditta – che far scaturire, considerati i tempi, un momento di incontro tra il Comune di Avellino, e gli altri comuni ricadenti nell’Sts Urbano, i comuni dell’hinterland, confinanti, per avviare una riflessione necessaria e doverosa per al fine di costruire un processo capace di guardare ad una nova stagione che abbia l’obiettivo di integrare stabilmente la “città vasta” di Avellino ed inserirla, con maggiore autorevolezza, in un contesto più ampio”.

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