Privatizzazione acqua, Fierro accusa la sinistra

Privatizzazione acqua, Fierro accusa la sinistra
“La ‘sinistra-bostik’, in una delle quattro dichiarazioni rilasciate dai suoi esponenti nelle ultime ventiquattrore, torna sulla questione della privatizzazione dell’acqua. Ci saremmo attesi, finalmente, un intervento chiarificatorio e risolutivo sui percorsi da avviare per assicurare la gestione id…

Privatizzazione acqua, Fierro accusa la sinistra

“La ‘sinistra-bostik’, in una delle quattro dichiarazioni rilasciate dai suoi esponenti nelle ultime ventiquattrore, torna sulla questione della privatizzazione dell’acqua. Ci saremmo attesi, finalmente, un intervento chiarificatorio e risolutivo sui percorsi da avviare per assicurare la gestione idrica ad un soggetto interamente pubblico, come sarebbe doveroso da parte di una formazione politica che, malgrado il suo quasi inesistente peso elettorale, si caratterizza per la spocchia di indicare agli altri che fare”. Lo dice Lucio Fierro, presidente dell’Alto Calore Patrimonio. I lumi, purtroppo, ci sono mancati- aggiunge Fierro – i soliti triti e ritriti luoghi comuni, poco meno che slogan per volantini sono stati infatti poco più che contorno a quella che sembra essere la ragione vera del comunicato stesso: l’ostacolo alla pubblicizzazione più che il decreto Ronchi e le norme precedenti sarebbe in Irpinia nienpopodimenoche la diserzione dell’Assemblea della Patrimoniale ove si sarebbe consumata una autentica “mascalzonata”. La curiosità a comprendere in cosa la mascalzonata consista e soprattutto il nesso di causa ed effetto tra il rinvio di qualche settimana per le decisioni dell’Assemblea dell’ACP e la difficoltà reale che la politica incontra a transitare l’ACS nell’affidamento in house del servizio, purtroppo è lasciata all’intelligenza del lettore. Nel mio caso è troppo scarsa per riuscire a coglierla”. “Ma forse la verità è più semplice – parla sempre Fierro – è elementare, lampante: per la “sinistra-bostik” le battaglie, i contenuti, i temi sono poco meno che un velo sottile dietro il quale non è difficile scorgere la vocazione vera, quella della mosca cocchiera, sempre pronta a collocarsi tra le corna di chi è ritenuto potente a cui fornire, a basso costo, una presunta copertura “a sinistra”, purché ben remunerata, in poltrone, seggiole e sgabelli a cui tentare di attaccarsi, appunto, con il bostik”.

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