Progetto Sud per l’Irpinia: “Sarà un laboratorio politico”

“Con Progetto Sud per l’Irpinia nasce un laboratorio politico in linea con l’evoluzione che interessa sia il livello regionale che nazionale dove a breve daremo vita a gruppi parlamentari. Avellino è apripista del grande progetto del partito del sud.” Esordisce così Sergio Nappi, capogruppo di Noi Sud in Consiglio Regionale, dando il via al Samantha della Porta ai lavori di un’affollata assemblea dei partiti che si riconoscono nel progetto costituente del Partito del Sud e che per adesso si ritrovano nell’associazione “per l’Irpinia”. “Il Presidente Caldoro – ha spiegato Nappi – ha da subito condiviso questo progetto che vuole porre la questione meridionale al centro del dibattito politico nazionale. Non solo, – ha aggiunto – Progetto Sud per l’Irpinia intende occupare uno spazio politico nel centrodestra rompendo il duopolio Udc-Pdl. Vogliamo recuperare il dibattito politico attraverso il confronto con il territorio portando avanti una nostra progettualità.” Secondo il consigliere regionale “lo strumento dell’associazione è necessario in attesa degli sviluppi nazionali e ci consente di dotarci di un’organizzazione capillare sul territorio provinciale. Con Noi Sud, Forza del Sud, Nuovo Psi, abbiamo esperienze diverse che si uniscono per recuperare il dibattito sul Mezzogiorno e per lavorare nella direzione del suo riscatto.” Arturo Iannaccone, segretario nazionale di Noi Sud, ha posto l’accento sul dato elettorale amministrativo e sul Piano per il Mezzogiorno: “Il centrodestra – ha affermato il parlamentare – è arretrato nel dato elettorale delle amministrative. Emerge una difficoltà nel rapporto tra elettori e governo alla quale occorre porre riparo. E’ evidente, inoltre, che il Governo deve farsi carico delle esigenze di sviluppo dell’economia meridionale. E’ giunto, pertanto, il momento di dare concreta attuazione al Piano per il Sud.” Sul versante più strettamente politico, Iannaccone ha sottolineato l’esigenza di dare una rappresentanza politica organizzata al Sud, “così come la Lega la dà al Nord; nel contempo – ha spiegato – dobbiamo dare un segnale di cambiamento e di rinnovamento organizzando un grande partito nazionale, puntando sulla riduzione della frammentazione dando alla politica nazionale una spinta nuova.” “Insieme agli amici di Forza del Sud, di Roberto Castelluccio e ai socialisti – ha aggiunto il Leader di Noi Sud – , dobbiamo recuperare il confronto sui problemi di Palazzo Caracciolo. Dopo le elezioni provinciali, nel centrodestra irpino non c’è stato alcun confronto politico e ora ci troviamo sostanzialmente in una sorta di giungla. E’ un segno di inciviltà politica che dovremo segnalare a livello nazionale. L’accordo con l’Udc non può reggere: ci troviamo dinanzi ad un partito che è terzo polo al primo turno e che diventa sinistra estrema al ballottaggio.” Sul progetto del Partito del Sud, Iannaccone conferma il suo impegno a livello nazionale: “stiamo lavorando con Micciche’ e Poli Bortone per costruire un soggetto politico meridionalista che si possa presentare già in occasione delle prossime elezioni politiche. Alcuni nel Pdl – ha aggiunto – pensano che il partito del sud sia un danno per la coalizione, ma non la pensa così Berlusconi. D’altronde, da una ricerca di Renato Mannhaimer emerge che il partito del sud attrae in particolare i giovani e le donne. Un progetto che certamente avrà un notevole successo. A tal fine – ha concluso Iannaccone – siamo in procinto di costituire gruppi parlamentari del sud, sia alla Camera che al Senato con il preciso intento di modificare gli equilibri del governo nazionale.”

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