Province: anche l’Acli aderisce alla manifestazione di domani

AVELLINO – “Il riordino delle Province messo in atto dal governo Monti è un provvedimento frettoloso e metodologicamente sbagliato, che rischia di avere come unico effetto la penalizzazione dei territori economicamente più deboli”. E’ quanto afferma attraverso una nota l’Acli di Avellino.
“Una seria riforma degli enti locali e dei livelli di rappresentanza democratica non può prescindere dal coinvolgimento diretto delle comunità e da una analisi delle specificità del territorio. Pur essendo auspicabile una riorganizzazione della pubblica amministrazione e necessaria l’eliminazione degli sprechi di denaro pubblico, ogni ipotesi che si ponga come unico obiettivo il taglio lineare della spesa appare miope e fallimentare. Bisognerebbe, invece, all’interno di un disegno strategico generale, attuare misure che riducano la distanza tra istituzioni e cittadini, puntino ad una efficienza gestionale della cosa pubblica ed introducano un sistema trasparente di impiego delle risorse. Soltanto in questo modo si potranno ottenere risultati concreti sul piano del rilancio socio-economico del Paese e del contrasto al grave fenomeno della corruzione.
Il decreto approvato dal governo, dal dubbio profilo di costituzionalità, purtroppo alimenta soltanto lo scontro tra territori ed accredita censurabili scorciatoie e furbizie politiche. E’ del tutto paradossale ed inaccettabile che la Provincia di Avellino, pur essendo in possesso dei requisiti (di superficie territoriale e di popolazione), individuati dallo stesso esecutivo per una sua permanenza in vita, debba – sempre che l’interpretazione corrente della norma si riveli corretta – perdere il proprio capoluogo, a vantaggio di un comprensorio che verrebbe incorporato.
Si tratterebbe di un duro colpo per la città di Avellino, per la sua storia e per la sua economia, oltre che per l’intera provincia irpina. Un colpo mortale per un territorio già fortemente penalizzato da provvedimenti che ne stanno determinando la desertificazione sociale. Le Acli provinciali di Avellino, quindi, ritengono che sia necessario riaprire un confronto istituzionale nazionale, per modificare la proposta di riordino delle Province, improntandola a criteri di razionalità, efficacia ed equità.
Occorre una adeguata mobilitazione delle rappresentanze istituzionali, delle forze politiche e della società civile per impedire l’ennesimo scippo all’Irpinia e per salvaguardare lo status e le funzioni di capoluogo della città di Avellino. Per questa ragione – conclude la nota – le Acli aderiscono ufficialmente alla manifestazione indetta per domani mattina dal “Comitato Avellino Capoluogo””.

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