Provinciali Avellino, tutti gli eletti. Buonopane: “Lavoriamo insieme”

Provinciali Avellino

Sono stati eletti i dodici consiglieri provinciali che siederanno nell’assise di Palazzo Caracciolo per i prossimi due anni. Le operazioni di voto, conclusesi ieri alle 20 con un’affluenza superiore al 91%, sono state certificate oggi con la proclamazione degli eletti. Quattro i seggi andati alla lista del Pd che porta in consiglio provinciale il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, il consigliere di Montoro, Antonello Cerrato, e gli uscenti Luigi D’Angelis e Laura Cervinaro, consiglieri di Cairano e Ariano irpino. Tre i seggi guadagnati dalla lista “Davvero Moderati” che riconferma gli uscenti Francesco Mazzariello, consigliere di Atripalda, e Diego Guerriero consigliere di Avellino, ed elegge per la prima volta Gabriele Buonanno, consigliere di Solofra. La lista “Per l’Irpinia” riconferma Pino Graziano, consigliere di Lauro, ed apre le porte di Palazzo Caracciolo per Vincenzo Barrasso, consigliere di Grottaminarda, ed Emanuela Pericolo, consigliera comunale di Montefalcione. Riconfermati, tra le fila di “Proposta civica per l’Irpinia”, il sindaco di Candida, Fausto Picone, e il consigliere di Sturno, Franco Di Cecilia.

A suggellare l’insediamento del nuovo parlamentino anche il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane: «Attendiamo tutti una riforma dell’ente che restituisca la parola ai cittadini. Ma la grande affluenza al voto dimostra che gli amministratori hanno fiducia nella Provincia e nelle sue funzioni e per questo non hanno voluto rinunciare ad un esercizio di democrazia. Ci aspetta un periodo di sfide intense da affrontare in questo consesso perché nessuno amministra a titolo personale. La Provincia non è in agonia, spesso abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo dei compiti previsti dalla legge perché l’obiettivo che perseguiamo sin dal primo giorno è quello di andare incontro ai bisogni della comunità irpina. Occorrerà mettersi subito a lavoro per ricomporre le commissioni e affrontare grandi questioni aperte, dalla gestione dei rifiuti alla depurazione passando per l’edilizia scolastica».

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