Referendum e trasparenza, M5S deposita due richieste al Comune

POLITICA AVELLINO – Ieri venerdì 31 gennaio 2014, il Movimento 5 Stelle di Avellino ha depositato presso il Comune di Avellino due richieste con cui si chiede: 1) l’introduzione, nello Statuto Comunale, del referendum propositivo, abrogativo e la modifica dell’art. 69 dello Statuto Comunale relativamente al referendum consultivo; 2) l’applicazione dell’art. 5 del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 in materia di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
“Le predette richieste si legge nella nota del Meetup Avellino – incarnano due principi che costituiscono la ragion d’essere del M5S: DEMOCRAZIA DIRETTA e TRASPARENZA. Con l’istituto dei referendum consultivi, propositivi e abrogativi comunali si intende promuovere l’effettiva partecipazione, in forma diretta, dei cittadini alla vita pubblica del proprio territorio. La città è di chi la vive e la abita e non di chi l’amministra per cui ai cittadini va data la possibilità di esprimere la propria idea, di proporre e di decidere su specifiche questioni del proprio territorio.
Il M5S crede che sia giunta, per i cittadini, l’ora di smetterla di delegare e lamentarsi, e sia arrivato il momento di partecipare attivamente alla vita pubblica della propria città. Con l’applicazione dell’art. 5 del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 si chiede la pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati previsti dalla normativa vigente in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
La trasparenza rappresenta uno dei punti cardini del M5S, è lo strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento delle pubbliche amministrazioni. Per il M5S un cittadino informato e partecipe è il miglior garante dell’interesse generale, su questo principio si fonda l’assoluta trasparenza che deve avere la macchina amministrativa”, conclude la nota

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