Referendum, Forum Gioventù: “Alle urne per rafforzare democrazia”

AVELLINO – “Io sono un elettore che fa sempre il suo dovere.” Parola del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano. Martedì sei giugno, Napolitano si è espresso riguardo i referenda abrogativi di domenica dodici e lunedì tredici giugno. Risulta essere chiaro il motivo per il quale, da figura super partes, non abbia preso posizione favorevole o contraria alle abrogazioni delle leggi vigenti. Con tale dichiarazione, il presidente della repubblica ha solo espresso il suo senso del dovere verso un Paese democratico, soprattutto se si tiene conto del fatto che la repubblica italiana è nata da un referendum.
Il dovere che tanti giovani dovrebbero prendere ad esempio e recarsi alle urne, aldilà della propria visione politica. Intanto per le strade italiane continua la campagna referendaria. I media creano dibattiti con discussioni, pareri e tesi riguardanti le ragioni del Si e quelle del No. Ma la massiccia campagna pro voto è svolta in gran parte delle piazze italiane. Tutti i partiti e parti sociali hanno scatenato la propria fantasia organizzando sfilate in bicicletta, gazebo informativi e tante altre iniziative Ma come e per cosa si vota ? Si tratta di quattro referendum di tipo abrogativo di leggi o atti aventi forza di legge proposte dal governo nazionale. Per fare in modo che i referenda popolari abbiano validità abrogativa, si deve superare il quorum pari al 50 % più uno degli aventi diritto al voto ( circa venticinque milioni di persone).
Il 12 e 13 giugno i quesiti in questione sono quattro.
Due riguardano la privatizzazione dell’acqua pubblica: con il primo quesito ( scheda rossa ) si chiede ai cittadini se vogliono abrogare le norme vigenti sulle modalità di affidamento e gestione sui servizi pubblici locali di rilevanza economica ( decreto legge del venticinque giugno numero 122). Il secondo quesito sull’acqua pubblica ( scheda gialla ) riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito ( decreto legislativo del tre aprile 2006). In questo caso agli elettori viene proposta un’abrogazione parziale delle norme.
Il terzo quesito ( scheda grigia), proposto dall’Italia dei Valori, riguarda la abrogazione della norma sulla realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare ( legge del sei agosto 2008).
L’ultimo, ma non meno importante, quesito ( scheda verde ), presentato dall’IdV, prevede l’abrogazione del legittimo impedimento ( legge del sette aprile 2010 ) grazie al quale il presidente del consiglio dei ministri ed i ministri tutti potranno scegliere se comparire o meno in tribunale nei processi che li riguardano. Per abrogare le norme vigenti sopra elencate bisogna marcare il SI, in caso il cittadino sia favorevole all’attuazione delle leggi, si deve indicare il NO. Per votare bisogna presentarsi al seggio della propria città muniti di tessera elettorale e carta dì identità.
Questo è un piccolo sunto proposto dal Coordinamento dei Forum della Gioventù della Provincia di Avellino per come adempiere al proprio dovere civico e per spronare la comunità giovanile a rispondere alla chiamata referendaria, indipendentemente dalla scelta del Si e da quella del No. Il messaggio che le giovani generazioni, ed in questo caso il Coordinamento dei Forum della Gioventù, vogliono veicolare è che il voto in quanto strumento di democrazia diretta diventa un dovere civico del singolo consociato, al fine di poter essere attore principale nel contesto decisionale nazionale.
Le parole del Presidente Napolitano rappresentano quanto di più necessario occorre nel nostro paese, ossia: adempiere ai propri doveri di elettore; e non solo per segnare una X sulla scheda ma per dimostrare che ognuno di noi ha il potere di cambiamento nelle proprie mani. Quindi i Referendum non sono un semplice orpello costituzionale, ma sono la massima espressione della partecipazione nazionale e che sopratutto i giovani sentono come parte inscindibile della democrazia in questo paese,.Per questo il 12 e il 13 Giugno bisogna dedicare 15 min per rafforzare la democrazia e il senso civico nel nostro Paese.

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