Regione, bagarre sulle consulenze

Regione, bagarre sulle consulenze
“E’ la dimostrazione che Bassolino & c., sono impermeabili ad ogni critica e ad ogni richiamo ad una maggiore sobrietà nell’utilizzo dei fondi regionali”. E’ la risposta che il Capo dell’opposizione in Consiglio regionale, Francesco D’Ercole, affida a chi gli chiede un commento a proposito delle 18…

Regione, bagarre sulle consulenze

“E’ la dimostrazione che Bassolino & c., sono impermeabili ad ogni critica e ad ogni richiamo ad una maggiore sobrietà nell’utilizzo dei fondi regionali”. E’ la risposta che il Capo dell’opposizione in Consiglio regionale, Francesco D’Ercole, affida a chi gli chiede un commento a proposito delle 180 consulenze affidate dalla Giunta Bassolino, dall’inizio del 2009 ad oggi per un importo complessivo di 5milioni e 841mila euro (10miliardi di vecchie lire) oppure a proposito degli oltre 300 dirigenti della Regione per le cui retribuzioni lorde palazzo Santa Lucia, stanzia annualmente ben 26milioni di euro (quasi 52miliardi del vecchio conio), i cui elenchi completi, dopo ripetute sollecitazioni e minacce del ministro Renato Brunetta, sono finalmente apparsi ieri sul sito istituzionale. Anche se incompleti. “A dire il vero – continua D’Ercole – in quell’ elenco che dovrebbe dimostrare (anche se in ritardo) la trasparenza del Governo campano, ciò che manca è proprio la trasparenza., dal momento che non sono indicate le indennità premiali che andranno ai singoli dirigenti per il “raggiungimento del risultato” (quale?); mancano i responsabili dell’ufficio di diretta collaborazione con il Presidente, nonché i compensi per gli eventuali incarichi istituzionali presso altri Enti”. “A conferma di quanto – aggiunge – andiamo denunciando da tempo. Ma l’improntitudine di questi signori è tale che, probabilmente, di fronte ai nostri reiterati e continuati gridi d’allarme su quanto stava accadendo, hanno sorriso e sono andati avanti per la loro strada, incuranti di tutto e di tutti”. “E c’è di più – conclude D’Ercole – in questa vicenda di superburocrati e consulenti, c’è anche da rilevare una contraddizione enorme: se i funzionari del “palazzo” sono così bravi da meritare stipendi tanto elevati, come mai, per ogni questione – grande o piccola, che sia – e necessario ricorrere sempre e comunque a consulenti esterni, anche loro, ovviamente lautamente retribuiti? E’ presto detto. Una cosa Bassolino & c., non hanno mai perso di vista il loro principale obiettivo: accrescere sempre di più la propria rete clientelare, perché questa rete rappresentava la loro più solida assicurazione per la conservazione del potere. Un’assicurazione, però, destinata a scadere, e a non essere più rinnovata, nella prossima primavera, quando i campani saranno chiamati alle urne per rinnovare insieme al Consiglio anche il Governo regionale. Un appuntamento che, basta parlare con i nostri corregionali per rendersene conto, non intendono mancare, per poter restituire a Bassolino & c., tutti gli affronti che sono stati costretti a subire da loro in questi anni di (dis)amministrazione di centrosinistra”.

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