Regione, intanto Bertolaso lascia la protezione civile

Regione, intanto Bertolaso lascia la protezione civile
Guido Bertolaso smentisce la sua candidatura alla presidenza della regione campania ma, nel frattempo, annuncia le sue dimissioni dalla protezione civile. È stato lui stesso ieri all’Aquila a mettere fine alla ridda di voci sul suo abbandono, confermando di aver fatto domanda il 28 febbraio scorso (…

Regione, intanto Bertolaso lascia la protezione civile

Guido Bertolaso smentisce la sua candidatura alla presidenza della regione campania ma, nel frattempo, annuncia le sue dimissioni dalla protezione civile. È stato lui stesso ieri all’Aquila a mettere fine alla ridda di voci sul suo abbandono, confermando di aver fatto domanda il 28 febbraio scorso (quindi prima del terremoto abruzzese) per andare in congedo anticipato dalla pubblica amministrazione alla data del 1° gennaio 2010. Il sottosegretario ha spiegato di volersi avvalere «della legge anti-fannulloni» (in realtà è il decreto legge 112 voluto da Tremonti nel giugno 2008) che dà questa possibilità presentando richiesta con nove mesi di anticipo. Bertolaso però non andrà in pensione. Si avvarrà della possibilità data dalla stessa legge ai funzionari pubblici di dedicarsi ad attività di volontariato continuando a percepire il 70% del suo ultimo stipendio. C’è bisogno di un’autorizzazione del “datore di lavoro” pubblico per fare questo passaggio: in questo caso, la presidenza del consiglio ha già autorizzato. Non si sa ancora in quale organizzazione Bertolaso svolgerà questo volontariato, se in Italia o all’estero. Nel corso della conferenza stampa dell’Aquila, il capo della Protezione civile non ha detto nulla sul suo futuro. Non ha neanche parlato del volontariato. Si è limitato a smentire seccamente che lasci la protezione civile per le inchieste della magistratura sull’emergenza rifiuti in Campania e anche che possa correre alle prossime elezioni per la presidenza della regione Lazio o Campania. Sta di fatto che, smentite a parte, dopo la bufera che ha colpito Cosentino non è da escludersi l’ipotesi che nel Pdl qualcuno possa tornare alla carica per proporgli la candidatura della regione.

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