Resta la Festa Liberazione: esultano i partigiani di Avellino

“Battaglia vinta. Il 25 aprile non si tocca. E nemmeno il primo maggio e il 2 giugno. Così come buon senso imponeva prima ancora, forse, che per il rispetto che si deve alla storia”. Lo dice in una nota Mario Guerriero, Segretario provinciale ANPI Avellino “In commissione bilancio – aggiunge – la maggioranza ha fatto marcia indietro e le tre feste laiche tornano a essere tali. Una vittoria di tutti democratici e gli antifascisti che subito si erano opposti a una decisione assurda e immotivata. Ma una vittoria innanzitutto dell’ANPI che aveva mobilitato tutte le sue energie per una campagna capillare sul territorio. Desidero ringraziare indistintamente tutti i parlamentari che hanno votato l’emendamento per il ripristino delle festività laiche recependo l’appello fatto dalla nostra Associazione per tutelare la Storia e di conseguenza l’Italia democratica e repubblicana. Più volte abbiamo avuto modo di dissentire con i gruppi parlamentari criticando la condotta e l’operato di alcuni esponenti politici, ma ora dobbiamo render noto la loro volontà e la loro capacità nel sopprimere una norma errata nella sostanza, inaccettabile sia sul piano politico che morale. Ma dobbiamo restare vigili sempre perché questa maggioranza ci sta abituando a frequenti sorprese e continui tentativi di riscrivere la Storia che resta inoppugnabile: la Repubblica e la costituzione nascono dalla Resistenza al fascismo e, che faccia piacere o no ad alcuni, resterà così”.

SPOT