Rifiuti, TENG ribadisce il no alla regionalizzazione

AVELLINO – ” ‘Non è questa la terra che pensiamo di dover lasciare ai nostri figli, perché non è questa la terra che dai nostri padri ci è stata lasciata!’ Con il nostro comunicato stampa dello scorso 15 marzo lo avevamo detto. Ma siamo rimasti inascoltati!”. E’ quanto afferma Salvatore Antonacci di Territori e Nuove Generazioni del Partito Democratico. “Le parole che aveva pronunciato Giandomenico Lepore, procuratore della Repubblica di Napoli, che per maggiore chiarezza riportiamo «Le province della Campania facciano un passo verso Napoli, accettandone i rifiuti e dando il loro contributo per far uscire la Regione da un’emergenza che dura da 18 anni. Penso che tocchi ad Avellino fare un passo avanti, perché lì ci sono i terreni migliori per aprire una nuova discarica in tempi brevi» hanno anticipato di solo due settimane le scelte che il governo regionale della Campania ha messo in campo per la risoluzione dell’emergenza rifiuti. La scelta della regionalizzazione, messa in campo dal governo Caldoro, è una scelta sbagliata, che non risolve il problema, anzi ci fa drammaticamente tornare indietro di quindici anni, mentre all’orizzonte si addensano le stesse nubi che hanno caratterizzato il modus operandi della vecchia gestione commissariale. L’Irpinia ha già pagato abbastanza per il malgoverno regionale e per quello napoletano degli ultimi quindici anni.
L’individuazione del modello regionale significherà non la risoluzione di un problema ma bensì aree da destinare a discariche al fine di scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti. Si corre il serio rischio che nuove ferite verranno inferte al territorio irpino, come dire Difesa Grande e Pustarza non bastano e non basteranno! Saremmo costretti a pagare un’altra volta per l’inettitudine e per l’inefficienza del governo regionale a gestire un’emergenza, frutto di miopia e di mancanza di capacità di gestione . Oramai è chiaro a tutti, nel disegno geopolitico campano e napoli-centrico, la nostra provincia è relegata ad un ruolo marginale e desertificato, senza servizi, senza ospedali, senza trasporti, ma territorio libero ‘di servizio’, a stanzino, a pattumiera di Napoli e della regione intera!
Lo ripetiamo per l’ennesima volta, la provincia di Avellino ha bisogno di altro, necessita della programmazione di uno sviluppo delle potenzialità insite nel territorio, l’aria, l’acqua e la vastità di aree da utilizzare a beneficio dell’agricoltura, dell’industria sostenibile, dell’energia pulita, di imprese che valorizzino il territorio tutelandolo in modo che possa oggi e domani essere luogo vivibile, casa degli irpini di domani. TERRITORI E NUOVE GENERAZIONI dice ‘NO’ alla regionalizzazione del problema rifiuti, dice NO all’ennesima richiesta di sacrifici!”

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