Rifiuti, Alaia: la politica regionale è incapace di pianificare

AVELLINO – “Le vicende degli ultimi giorni che vedono al centro del dibattito politico ancora l’ipotesi di costruire discariche in Irpinia e di abrogare la legge sulla provincializzazione dei rifiuti impongono una riflessione non più soltanto su una specifica problematica ma – in generale -sul fatto che la Politica regionale sembra ormai occuparsi spesso di ‘emergenze’ da fronteggiare, senza avere la necessaria capacità di pianificare una programmazione che sia percorribile nel tempo e che non addossi – puntualmente – alla nostra Terra il peso e la responsabilità della mai risolta questione dei rifiuti ‘napoletani’ “.
E’quanto afferma il presidente del consiglio provinciale Vincenzo Alaia “Lo sguardo di Napoli sull’Irpinia è proiettato da un punto di vista unilaterale: ‘siti adatti per le discariche’ ‘aree lontane dai centri abitati’ da individuare con tempestività a deposito dei rifiuti. Si invoca a gran voce un solidarismo, o un ‘raccordo’ che però non è mai condiviso in maniera paritetica dalle parti. Mai che si abbia la stessa immediatezza o tempismo nell’ individuare linee e filiere che valorizzino le ‘eccellenze’ irpine con un serio piano di riqualificazione delle risorse umane e produttive del nostro territorio! Per non parlare poi di progetti sul potenziamento delle infrastrutture , che languono da anni in attesa di finanziamento! E che dire – ancora –di quanto abbiamo ‘già dato’ per non gravare sulla Sanità campana?
A questo punto bisogna chiedersi davvero se la Politica regionale sia ancora capace di gestire in maniera equanime il consenso ricevuto dall’elettorato campano o se vuole – invece – tener conto soprattutto dei ‘numeri’che sono alla base di tale consenso, limitandosi – così – a gestire il potere : se essa – ora – non ha la sensibilità e la capacità di percepire il malessere e di rispondervi nella direzione di un positivo cambiamento,ciò vuol dire che qualcosa davvero non va.
Io credo sia giunto – quindi – il momento di fare davvero un fronte comune, capace di andare oltre i simboli e le divisioni partitiche e per provare a ricomporre la frattura che si è creata tra i Cittadini e la Politica . E’ necessario ora ricostituire il tessuto di una coesione territoriale, che faccia sentire – forte – la voce unanime dell’Irpinia.: Istituzioni e Società civile –insieme – impegnarsi a recuperare la dignità di rappresentanza che gli irpini meritano e devono rivendicare nel contesto politico regionale. La Politica regionale – nelle sue scelte – non deve interessarsi a difendere solo il senso dell’immanente. Un modo di amministrare che persegue l’Utile quotidiano non giova a nessuno perché – così – le ‘emergenze’ rimangono sempre tali.
Perché non si prova – piuttosto – ad attuare con serietà la ‘pratica’ della differenziata anche in altre province, anziché penalizzare ancora il nostro territorio senza la proposizione di una via di risoluzione percorribile e – soprattutto – che vada oltre l’immediato? Perché non si guarda alla radice del problema, laddove esso nasce , facendo sì che le regole siano applicate e fatte rispettare da tutti? Fronteggiare solo l’Interesse del momento e non essere più in grado di fornire risposte in termini di possibilità , significa trasformare le aspettative per l’avvenire in timore per il Futuro.
E ogni giorno sarà per noi buono per porci un interrogativo: quale emergenza incombe oggi? Quale ospedale dobbiamo chiudere ? Quale discarica dobbiamo riaprire? La Provincia di Avellino ha percorso un cammino difficile ed è riuscita – con grande senso di responsabilità delle Istituzioni e delle forze politiche ,di maggioranza e di opposizione, che la rappresentano – ad individuare, con la provincializzazione , un serio piano di smaltimento dei rifiuti. Difendiamo – dunque – questa prerogativa, questa facoltà, in nome di un’Irpinia che non può accettare lo smacco di essere relegata ai margini dell’interesse regionale sul tema della riqualificazione territoriale. E che non può – oltre al danno di non essere valorizzata nelle sue tipicità e nelle sue potenzialità – subire anche la beffa di essere (ancora) penalizzata con i rifiuti di Napoli!”

SPOT