Sacco scrive a Rotondi:salviamo chiesa Liguorini |
Sacco scrive a Rotondi:salviamo chiesa Liguorini
Il presidente provinciale della Dca, Fausto Sacco, scrive al Ministro Rotondi per sollecitare un intervento di recupero della chiesa dei Liguorini. Così la missiva: “Ti volevo segnalare una situazione di degrado e menefreghismo, da parte di tutti coloro che ne hanno competenza, che da troppi anni va avanti e penalizza l’intera città e in particolare la comunità di San Tommaso. Tale situazione riguarda il complesso del convento dei Padri Liquorini nel popoloso Quartiere di San Tommaso, che a distanza di circa trent’anni dal terremoto, ancora versa in uno stato di completo abbandono. E’ oltremodo penoso vedere lo stato in cui versa l’intera struttura che negli anni passati fungeva da centro di aggregazione per intere generazioni di giovani e meno giovani nonché punto di riferimento dell’intera città. Non capisco come sia possibile che tale complesso, di notevole pregio artistico e culturale, resti ancora trascurato, quando, viceversa, sono state ristrutturate e costruite (ex novo) diverse chiese sull’intero territorio cittadino. Debbo constatare, con profonda amarezza, che il mio personale impegno, allorchè rivestivo la carica di Presidente della Terza Circoscrizione negli anni 95/99 unitamente a quello di Padre Toni Proietti, l’allora parroco di San Tommaso, e dell’assessore all’Urbanistica della Regione Campania Concita De Vitto, profuso alla ricerca di fondi che permettessero la riattazione della struttura della Chiesa con l’annesso Convento dei Padri Liquorini di San Tommaso sia stato vano. Ricordo, inoltre, come negli anni passati tante iniziative sono state portate avanti, una per tutte la costituzione di un comitato pro-Chiesa dei Liquorini presieduta da tutti gli ex Sindaci della Città, senza per altro che abbiano prodotto i risultati desiderati. Pertanto con la presente confido nella tua sensibilità affinchè il tuo rilevante intervento presso il Ministero competente possa ridare, finalmente, alla città e agli Avellinesi un importante pezzo della propria storia”.