Sicurezza: “Regole per evitare altre stragi come Acqualonga”

“Mentre si attende l’inizio del processo civile per il risarcimento danni dei parenti delle 40 vittime della strage del viadotto di Acqualonga, presso il Ministero dei Trasporti è in corso di emanazione un decreto dirigenziale al fine di adottare le nuove istruzioni tecniche per la progettazione, omologazione e impiego delle barriere stradali di sicurezza”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia. “Il problema di questo provvedimento – commenta il portavoce avellinese – sta nel fa…

“Mentre si attende l’inizio del processo civile per il risarcimento danni dei parenti delle 40 vittime della strage del viadotto di Acqualonga, presso il Ministero dei Trasporti è in corso di emanazione un decreto dirigenziale al fine di adottare le nuove istruzioni tecniche per la progettazione, omologazione e impiego delle barriere stradali di sicurezza”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia. “Il problema di questo provvedimento – commenta il portavoce avellinese – sta nel fatto che non garantisce gli standard di sicurezza previsti dalle istruzioni tecniche attualmente in vigore e per questo abbiamo presentato al Ministro dei Trasporti un’interrogazione parlamentare in cui si sottolineano alcuni aspetti che rischiano di peggiorare il livello di sicurezza in un Paese che vede la fuoriuscita di strada come seconda causa di morte sulle arterie extraurbane”.
“Con le nuove regole inserite nel decreto c’è il rischio di un lasciapassare a barriere di sicurezza dai costi inferiori ma molto meno efficaci” – incalza il portavoce irpino, che continua: “Mentre attualmente le condizioni di maggior sicurezza possibile sono in qualche modo garantite, nell’articolo 3 del nuovo decreto si traccia una formulazione che non migliora la sicurezza ed inoltre diminuisce le responsabilità degli operatori”.
“Per capirci – spiega Sibilia – l’approvazione di questo decreto renderebbe legale il mancato contenimento di un impatto identico a quello devastante che si è verificato lungo il viadotto Acqualonga sulla A16 in provincia di Avellino nel 2013. Quella tragedia è una ferita aperta per noi tutti e non è concepibile che invece di rendere più alti i livelli di sicurezza sulle nostre strade si realizzi l’opposto. Il testo del decreto contiene una sequenza infinita di sviste alle quali quindi mi auguro si ponga rimedio” – conclude il deputato 5 Stelle.

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