“Qualcuno vorrebbe applicare solo due criteri della stessa legge, è un’aberrazione giuridica”. Lo ha detto il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, in un’intervista a Radio Punto Nuovo nella quale ha commentato la manifestazione pubblica di questa mattina per Avellino capoluogo. “La legge di riforma stabilisce che la provincia di Benevento non ha i requisiti minimi per restare provincia, ma anche che la città di Avellino non ha i requisiti minimi per restare capoluogo. Credo che nessuno abbia letto la legge in maniera approfondita – ha aggiunto Pepe – Per questo ora si parla di “scippo” e di qualcuno che si sarebbe intromesso in maniera strumentale. Se oggi qualcuno dice no alla perdita di Avellino capoluogo, bisognava dire no alla spending rewiew”. Da Pepe anche un invito alla collaborazione istituzionale, ma nessuna retromarcia sul capoluogo che andrà dunque alla città sannita. “Se stiamo tutti uniti, l’Irpinia-Sannio diventa una provincia interessante anche sul piano economico – ha spiegato – e magari saremo capaci di trascinare una regione in grande difficoltà. Perciò escludo il progetto del Moli-Sannio: superato il Sannio, ora sono insieme Sannio e Irpinia.”
