Sorece (Pdl): “Gengaro non garante ma parte del sistema”

AVELLINO – Una maggioranza asserragliata nel suo fortino a difendere gli scarsi risultati conseguiti negli ultimi 2 anni, e assolutamente indisponibile a confrontarsi con le legittime richieste di chiarimento avanzate dal Presidente della Commissione Bilancio, Patrimonio e Finanze, Orazio Sorece, Consigliere del PDL, che ha determinato la conseguente e giusta decisione di tutti i consiglieri di opposizione di abbandonare l’aula durante il Consiglio Comunale di giovedi 16 giugno. Questo e’ l’atteggiamento cinico ed inconcludente di questa maggioranza politica che si è presentata in aula, con l’unico obiettivo di sottrarsi a qualsiasi confronto con l’opposizione, pur di votare un bilancio “monopolizzato”. Dopo due anni di amministrazione Galasso abbiamo soltanto dei nuovi proclami sull’anno che verrà e un bilancio che conferma un’assoluta mancanza di idee e di prospettive certe. Il Presidente della Commissione Bilancio, organo istituzionale preposto al controllo della gestione amministrativa, nell’ambito delle legittime prerogative istituzionali, ha posto sia al Presidente del Consiglio, alla struttura dirigenziale che agli assessori di riferimento, una serie di quesiti utili a comprendere nel merito le proposte contenute in alcune delibere propedeutiche all’approvazione del bilancio 2011, che rappresenta, sicuramente, uno dei momenti cardini della gestione finanziaria dell’Ente. Considerata la necessità di verifica, a garanzia del principio della veridicità ed attendibilità, onde evitare sovrastime preordinate ad alterare l’equilibrio finale o a mascherare le reali condizioni delle operazioni – il consigliere del PDL- ha ritenuto di acquisire ulteriori e debiti chiarimenti per la mancata annotazione del considerevole e manifesto debito fuori bilancio già riconosciuto (sentenza della Corte di Cassazione nr. 14055/10 del 26 luglio 2010 germani Galasso c\o Comune di Avellino per l’importo di €. 4.474.350,72 oltre interessi e rivalutazione), che nella doverosa valutazione comporterà sicuramente dei valori deficitari, determinando una situazione di deficit strutturale, ai sensi dell’art. 242 e ss. del Tuel. Senonchè è stata inoltrata a firma di Sorece, al Presidente del Consiglio Comunale Antonio Gengaro, giusta richiesta per un periodo di proroga di giorni dieci per la formulazione del probo parere da parte della preposta Commissione, ai sensi e per gli effetti del comma IV dell’ art. 26 e ai sensi e per gli effetti della lettera “C” del 2° comma dell’ art. 27 del Regolamento del Consiglio Comunale, con congruente rinvio di trattazione nella successiva seduta di Consiglio Comunale del 26 giungo p.v., considerando che tale legittimo rinvio non precludeva, in termini temporali, l’approvazione del bilancio preventivo 2011 e il pluriennale 2011-2013. Ancora una volta, nonostante la formale richiesta del Consigliere del PDL e a seguire quella dell’Avv. Massimo Preziosi, Presidente II Commissione Trasparenza, è stato negato da parte di Gengaro di acquisire ulteriori elementi necessari a spiegare la natura dei rilievi emersi; non si comprende quali motivazioni sottendano una tale decisione, se non la paura che l’intervento della III Commissione Bilancio e della II Commissione Trasparenza, potesse demolire le certezze di alcuni esponenti di maggioranza sull’approvazione dell’atto. Pertanto – continua Sorece – intendo esprimere una forte preoccupazione per la gestione dei lavori del Consiglio Comunale non autorevole, ma assolutamente autoritaria da parte del Presidente Gengaro, che ha il compito primario di tutelare i diritti e le prerogative dei Consiglieri, garantendo l’esercizio effettivo delle loro funzioni e curando l’osservanza e la corretta interpretazione del Regolamento. Su questa incomparabile e singolare vicenda, il Presidente della Commissione Bilancio non ha esitato di chiedere l’immediato intervento del Prefetto di Avellino e a diffidare il Presidente del Consiglio a riacquisire pienamente il suo legittimo ruolo di arbitro imparziale nello svolgimento della vita democratica della massima Istituzione Cittadina. Quest’ultimo accadimento politico fa parte del lato oscuro della politica, quello che non vorremmo mai commentare e che tuttavia cattura la nostra attenzione e necessità di una profonda riflessione sul triste decadimento della politica.

SPOT