Ugl Metalmeccanici, D’Anolfo succede a Centrella

Ugl Metalmeccanici, D’Anolfo succede a Centrella

Anche l’Ugl-Metalmeccanici di Avellino questo pomeriggio ha preso parte a Roma al Consiglio Nazionale della Ugl Metalmeccanici. All’ordine del giorno l’elezione del successore di Giovanni Centrella già segretario della categoria e dal 29 maggio scorso segretario generale dell’Ugl. Alla votazione hanno partecipato anche il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici di Avellino Giovanni Cicchella, le Rsu Ugl-Fma Antonio Oliviero, Aurelio Melchionno e Antonio Perillo Rsu Ugl Ocevi Sud. A conclusione dei lavori è stato eletto Antonio D’Anolfo, indicato dallo stesso Centrella, all’unanimità segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici. Operaio della Fiat di Termoli, D’Anolfo ha 45 anni; oltre ad aver ricoperto la carica di vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega al Gruppo Fiat è stato anche segretario regionale dell’Ugl Molise. Nel corso del suo intervento, D’Anolfo ha sottolineato come la sua segreteria intende “proseguire il lavoro compiuto in questi quattro anni da Giovanni Centrella, il quale ci ha consegnato una grande eredità conquistando sempre risultati importanti, tra i quali è da ricordare la crescita significativa dei consensi in occasione delle elezioni delle rsu presso la Piaggio, la Fiat di Melfi e la Teksid di Carmagnola. In particolare alla Fiat Sata Melfi, l’Ugl è passata dal 6,7 per cento al 9,4 per cento, confermando le rsu nello stabilimento. Ricordiamo che nei giorni scorsi l’Ugl e’ diventato primo sindacato alla Teksid di Carmagnola e a Sky Italia Roma-Sud Italia. Il segretario provinciale dell’Ugl-Metalmeccanici Giovanni Cicchella e le Rsu Oliviero, Melchionno e Perillo si dicono soddisfatti per l’avvenuta elezione di D’Anolfo: “E’ un sindacalista serio e sempre impegnato a difesa dei lavoratori. Siamo certi che proseguirà il percorso intrapreso da Centrella quando era alla guida della segretaria nazionale dei Metalmeccanici. Il nostro settore è di primaria importanza sia dal punto di visto produttivo che di sviluppo per l’intero Paese e per l’occupazione”.

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