Vicenda Ato, il Pd a muso duro contro l’Udc

Il Partito Democratico ribadisce la scelta della gestione pubblica nel servizio idrico integrato, come confermato senza tentennamenti in tutte le assemblee dell’ATO Calore Irpino. Le posizioni del PD sono state coerenti, ferme e dirette a determinare equilibrio territoriale con Benevento e a salvaguardare innanzitutto l’Alto Calore e gli altri piccoli gestori esistenti. Gli attacchi scomposti dei soliti noti, oggi targati UDC, dimostrano quali sono i loro veri obbiettivi: prevaricare tutto e tutti, incuranti delle regole e della legge. Evidentemente chi si oppone al loro volere deve pagare, e così registriamo le invettive gratuite nei confronti di autorevoli esponenti politici del PD e del centro sinistra -quali De Stefano, Maselli e Di Nunno- che nel corso della loro attività politica hanno dimostrato di perseguire gli interessi delle proprie comunità e non si sono piegati ai voleri del padrone. L’UDC ha l’impudenza di porre sul banco degli accusati gli uomini che si opposero allo sciagurato sdoppiamento della società Alto Calore. E’ incredibile il tentativo di accusare oggi queste persone di coprire altri interessi. Per costoro parlano gli stili di vita. Ma fortunatamente gli Irpini ricordano bene chi di quella operazione fu il deus uno e trino, anzi quattrino, essendo contemporaneamente consulente dell’Alto Calore, ispiratore politico (come dirigente della Margherita), esecutore di ambienti oggi tutti nell’UDC. In 10 anni sono innumerevoli i danni provocati da tali consulenze nel ciclo integrato delle acque con lo sdoppiamento della società Alto Calore, pervicacemente voluto, provocando così le ben note vicende giudiziarie. Pertanto è addirittura risibile il tentativo di attribuire ad altri le proprie tendenze a difendere interessi. Il PD difende con forza i propri dirigenti che, non solo nell’ultima assemblea dell’ATO, con coerenza e passione hanno continuato a testimoniare la loro storia politica fatta unicamente di battaglie per la propria comunità. Non intende minimamente accettare lezioni di moralità da chi, abbandonando il partito, ha tradito una storia e sente il proprio passato come un peso da rimuovere.

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