Villani: serve linea nuova perchè il Pd è lontano dalla gente

Villani: serve linea nuova perchè il Pd è lontano dalla gente

“Stando fermo mentre la società si muove, un partito si allontana dalla propria gente , si isola, diventa autoreferenziale e, quindi, politicamente sterile. Un problema vitale che nessuna strategia di marketing potrà mai risolvere. In un breve lasso di tempo siamo passati dalle grandi ideologie al personalismo, dalle classi sociali alla società atomizzata, dagli stati nazione alla dimensione continentale. Sono cambiati i parametri di tempo e spazio della vita delle persone grazie alle innovazioni tecnologiche. Ebbene, com’è possibile che un partito come il PD sia in mano alla stessa classe dirigente emersa nel secolo scorso? La risposta sta nei fatti”. Così Giovanni Villani componente del direttivo provinciale del Partito Democratico nonchè coordinatore Cgil di Ariano Valle Ufita.
“Il ricambio generazionale è alla base di qualsiasi processo di cambiamento. L’era dei dogmi e degli apparati irresponsabili non esistono più, esiste quella degli uomini e della loro cultura anche politica. E dopo tanti anni che tiriamo a campare non sono ammissibili altre titubanze. Certo, innovare significa cambiare, ma noi d4ella vecchia guardia non dobbiamo avere paura. Il futuro del partito esiste già. È nella società, in quelle due generazioni che da anni attendono di potersi esprimere liberamente.
Non siamo ancora un post partito formato solo da una sommatoria di interessi e culture in conflitto. All’ombra di questo PD hanno proliferato, in questi anni, fenomeni di trasformismo e piccoli interessi locali. Una casta diffusa che occupa i rami bassi di enti locali e sottoenti. Una mezza borghesia che amministrato o amministra e spartisce risorse coi potentati economici che oggi in mancanza di punti di appoggio governativi hanno cominciato la loro transumanza verso nuovi pascoli.
Per questo confido in una crisi virtuosa, non nello sfascio anche se la nostra crisi sembra irreversibile. Ma, come dice il Cardinale Sepe: “ dopo il Calvario viene la Resurrezione”. Se siamo capaci di assumerci le nostre responsabilità e fare scelte convinte e forti, deve uscire una linea nuova che stravolga vecchi posizionamenti tattici e si assumono nuove responsabilità basate su valori positivi e su una nuova politica che incidano concretamente nella società. Un partito coraggioso che sappia assolutamente scrostare l’indifferenza, parlar chiaro senza messaggi troppo sofisticati, un Partito che abbia voglia di pungolare, di stimolare, anticipare i problemi complessi della società, un Partito capace di stare davanti e guidare il Paese lontano dalla cattiva politica che pur di contare rincorre ipocritamente qualsiasi anatema sia esso professato dai poteri forti vicini e lontani”.

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