Alaia: “no allo spostamento della C.M. Partenio Valle Lauro”

Alaia: “no allo spostamento della C.M. Partenio Valle Lauro”
Pubblichiamo un contributo del presidente del consiglio provinciale Vincenzo Alaia La legge regionale sul riassetto delle Comunità Montane ha – talvolta – accorpato territori del tutto disomogenei per morfologia e costumanze senza tenere in alcuna considerazione i disagi creati alle comunità sia da…

Alaia: “no allo spostamento della C.M. Partenio Valle Lauro”

Pubblichiamo un contributo del presidente del consiglio provinciale Vincenzo Alaia La legge regionale sul riassetto delle Comunità Montane ha – talvolta – accorpato territori del tutto disomogenei per morfologia e costumanze senza tenere in alcuna considerazione i disagi creati alle comunità sia dal punto di vista logistico che sotto il profilo della valorizzazione del territorio: un caso limite è rappresentato dalla nuova Comunità Montana Partenio Vallo di Lauro che ha messo insieme – in maniera, secondo me, scriteriata – tre vallate, il Baianese, il Vallo di Lauro e il Versante del Nord del Partenio penalizzando , in particolare, le prime due che – tra loro contigue e omogenee – non hanno invece alcuna reale aderenza con il Versante Nord del Partenio. Non mi soffermo in questa sede sulle recondite ragioni che potrebbero ricercarsi per motivare una sorta di identità territoriale condivisa, perché non intendo fare un’analisi critica sullo spirito della legge. Vorrei piuttosto richiamare l’attenzione su una questione essenziale, riguardante il tentativo – che definirei senza mezzi termini di sradicamento – di spostamento della sede della Comunità Montana da Quadrelle a Pietrastornina: se così fosse, si arrecherebbe un danno a intere comunità, che sarebbero ancor più tagliate fuori da attività di programmazione e di riabilitazione del territorio. Già esse sono,infatti, difformi dal contesto ambientale e naturalistico del Partenio perchè zone ad alto rischio di dissesto idrogeologico e necessitanti di un monitoraggio continuo: cosa succederebbe se, a questo, si aggiungesse anche il disagio oggettivo di spostamento per l’utenza che non avrebbe nemmeno un’interfaccia sul territorio di riferimento con cui confrontarsi sulle problematiche sempre emergenti? In altri termini, quale sarebbe il vantaggio derivante da questa scelta per il Baianese e il Vallo di Lauro ? Come rappresentante di questo territorio io chiedo alle istituzioni e agli amministratori locali di intervenire con determinazione sulla questione e mi chiedo anche quale sia l’interesse che si celi dietro una decisione del genere perché, ad una analisi più attenta delle ragioni di questa scelta, non trovo alcuna motivazione così cogente che possa – in qualche modo – giustificare questo spostamento. Quadrelle occupa una posizione sicuramente più baricentrica rispetto a Pietrastornina perché copre comunque una vasta area di 13 Comuni tra loro molto omogenei. Area che ,rispetto a quella del Partenio, sarebbe certamente più penalizzata dal disagio di dover percorrere una distanza medio lunga per raggiungere una sede mal collegata anche a livello di mezzi pubblici. Inoltre, l’individuazione della sede a Quadrelle potrebbe, in parte, rispondere meglio anche alle aspettative del territorio per il semplice motivo che sarebbe più rappresentativa rispetto a problematiche che interessano una popolazione di 67.000 abitanti. Ma non è solo un problema di numeri o di estensione territoriale: bisogna aggiungere che il Baianese e il Vallo Lauro sono già storicamente stati i più colpiti dalle conseguenze di una mancata politica a salvaguardia ambientale e sviluppo sostenibile e – come è noto – la soglia di attenzione è stata già tragicamente superata da frane e alluvioni che hanno dimostrato quanto sia necessario un continuo monitoraggio delle zone ad alto rischio. Anche a livello strettamente operativo e logistico, dunque, Quadrelle potrebbe essere una sede più idonea perché – a differenza di Pietrastornina – accoglierebbe in maniera più esaustiva le ataviche esigenze di un territorio particolare con interventi strutturali mirati, estendendo poi la sfera di altre attività di valorizzazione alle aree del versante Nord del Partenio. Il discorso non sarebbe intercambiabile, perché ,allo stesso modo, Pietrastornina, non potrebbe rappresentare un’identità così collettiva come quella delle due vallate del Baianese e del Vallo Lauro e un diverso punto di vista nell’affrontare le problematiche andrebbe a spostare – in tal modo – anche l’asse di interesse nella programmazione degli interventi sulle aree in questione. Non capisco – in ogni caso- questa sorta di silenzio assenso che fa da sfondo alla decisione: perché non si esprime una corale disapprovazione ad opera degli amministratori di tutti i Comuni interessati ? Vorrei, con questo intervento, poter sollecitare un’azione in tal senso, che esprima l’unanime volontà di mantenere un presidio, una rappresentanza così importante quale quella di una sede operativa a Quadrelle: io mi attiverò in tal senso, cercando di coinvolgere i Sindaci e tutte le istituzioni locali in una forte azione di rimostranza : perchè si parla tanto di territorialità e piani strategici per il territorio se poi, quando è necessario, non si fa fronte comune? Credo che ora gli amministratori del territorio dovrebbero raccordare le forze, mettersi insieme  e farsi sentire concordando una linea comune di intervento, che possa difendere la via alternativa a quella che si vorrebbe mettere in atto.

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