Zecchino: “Quello di Ariano è un territorio bistrattato”

Zecchino: “Quello di Ariano è un territorio bistrattato”

Si è svolto questa sera (venerdì 19 marzo) presso l’auditorium comunale di Ariano, l’incontro con gli elettori promosso dal candidato alla carica di consigliere regionale Ettore Zecchino. Erano presenti il coordinatore cittadino dell’AdC, Alessandro Ciasullo, la candidata alla carica di consigliere regionale Patrizia Telaro, il sindaco di Ariano Irpino, Antonio Mainiero, il segretario ed il presidente provinciale dell’AdC, Annamaria Bocchino e Vincenzo Filomena, ed il segretario nazionale, l’On. Francesco Pionati.
Mainiero: “La vittoria del centrodestra alle regionali è il passo necessario per realizzare quella “filiera istituzionale” (Comune-Provincia-Regione-Governo) che è parte integrante del nostro ambizioso progetto politico affinché anche il Comune più piccolo e più lontano dai centri di potere possa ricevere risposte concrete”.
Zecchino: “Quello arianese è un territorio bistrattato ed oggetto di vendette politiche. Le cronache ci consegnano l’incancrenimento della frana di Montaguto, dovuto alla mancanza di un rappresentante di questi territori in Consiglio regionale. Bisognerebbe tornare ai tempi di Giovanni Grasso. E’ ora di cambiare. La mia è una candidatura che viene dal territorio per il territorio e al mio fianco ho una squadra forgiata dal fuoco di mille battaglie. Ariano non è più un atollo di centrodestra in un oceano di centrosinistra. Ariano ha perso la comunità montana pur avendone tutti i requisiti e ne soffriamo le conseguenze, sia per la manutenzione ordinaria che per progetti di sviluppo più lungimiranti. Il mio impegno è riavere la Comunità montana ad Ariano”. Stesso discorso per la sanità: “La sanità irpina deve crescere tutta insieme. La cinghia la devono stringere a Napoli. All’ospedale di Ariano in tanti reparti manca il personale necessario. Non si può andare avanti così. L’Irpinia si attarda in un’industrializzazione demodé che non porta benessere. Il centrodestra è impegnato nella costruzione di un moderno profilo identitario e l’AdC, con Pionati, si pone come espressione nobile e radicale del popolarismo”.
Pionati: “Per la Campania si avvicina la fine del calvario. Questa competizione elettorale è l’ultima spiaggia per spazzare via il metodo di governo le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. C’è un lavoro immenso davanti a noi, ci sono macerie da rimuovere per poter ricostruire. A partire da una gestione oculata dei fondi europei. Finora sono state sprecate ingenti risorse che non hanno portato né sviluppo, né benessere. Dal 2013 non potremo più disporre dei fondi europei: dobbiamo imparare a camminare sulle nostre gambe, per questo abbiamo davanti una tornata elettorale decisiva per le sorti della nostra regione”.

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