Aggressione a Luca Toni e presidente Verona: si va verso l’archiviazione

Si va verso l’archiviazione del procedimento nei confronti degli otto tifosi accusati di danneggiamento e violenza privata aggravata per quanto verificatosi l’11 febbraio scorso,  alla immediata vigilia di Avellino-Verona. Mentre si dirigevano allo stadio, il presidente del club veronese Maurizio Setti, il Direttore Operativo Francesco Barresi, il ds Luca Toni e un’altra persona, a bordo di una vettura, si registrò il lancio di una bottiglia che infranse il finestrino dell’automobile, circondata da diverse persone. Il guidatore riuscì comunque a scappare via da quella zona. Il fatto, ebbe una rilevanza mediatica enorme dovuta alla presenza dell’ex campione del mondo Luca Toni il quale, con dovizia di particolari, spiegò ripetutamente a tutti i mezzi di informazione quanto accaduto. Si parlò, addirittura, di auto distrutta (vedi pagina Gazzetta dello Sport) mentre, in realtà, il danno fu contenuto nella sostituzione del finestrino anteriore destro, riparato a cura e spese della Questura di Avellino.

Oggi è in calendario l’udienza dinanzi al al Gip del Tribunale di Avellino, Giovanfrancesco Fiore che dovrà valutare la richiesta di archiviazione avanzata dal pm della Procura di Avellino, Luigi Iglio. La difesa sarà rappresentata  dall’avvocato Fabio Tulimiero, chiamato a dimostrare l’assenza di responsabilità da parte dei tifosi identificati. In realtà gli inquirenti non sono riusciti a individuare il reale esecutore materiale del lancio di quella bottiglia. Nessuna testimonianza diretta, nessun aiuto dagli impianti di videosorveglianza della zona, tanto meno dalle relazioni dei vigili urbani in servizio proprio in quell’incrocio. Di qui la richiesta di archiviazione del pubblico ministero essendo assai labile il quadro accusatorio nei confronti delle otto persone verosimilmente estranee alla reale e materiale esecuzione del danno nei confronti delle vettura dei dirigenti del Verona.

 

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