Aiello del Sabato: tutto tace sulla vicenda della gita scolastica

Da noi raggiunta telefonicamente, la dott.ssa Conny Della Sala di Aiello del Sabato, presidente del CIF – Centro Italiano Femminile, si dichiara incredula e delusa per l’assenza di ogni riscontro, da parte della Provveditrice provinciale di Avellino, dott.ssa Fiorella Pagliuca, a fronte della sua comunicazione ufficiale, in merito al rinvio della gita scolastica delle terze classi presso l’Istituto Comprensivo del paese.

Dopo l’esclusione di una mamma, intenzionata a seguire la figlia disabile sul pullman, decisa dalla locale dirigente, dott.ssa Elena Casalino, sui social e sulla stampa la notizia ha avuto ampia risonanza. In un video, la mamma interessata, Daniela D’Amore, ha anche precisato che la dirigente Casalino si è rifiutata di riceverla, e che mai alcuna risposta le è pervenuta a fronte della sua disponibilità a manlevare la scuola da eventuali responsabilità, legate al suo trasporto, dotandosi di un’apposita polizza assicurativa.

Il CIF, associazione molto attiva sul territorio, a fronte dell’atteggiamento di indisponibilità al dialogo – rotto solo da un minaccioso e poco corretto comunicato-stampa (neanche capillarmente inviato alle testate locali), ha messo nero su bianco la sintesi della vicenda, chiedendo un intervento della provveditrice provinciale. I tempi di una istruttoria sono maturi, ma al momento, al nulla si è solo aggiunto il vuoto. Non sarà certo tanta gesuitica indifferenza la risposta appagante a fronte di un fatto a dir poco indignante, che vede così trattata una minore con disabilità fisica (sofferente anche di epilessia).

E’ mai possibile che questa sia veramente la cifra dei due livelli dirigenziali coinvolti a pieno titolo in questo bagno di dolore? La dott.ssa Elena Casalino – alla quale, chi scrive, suggerisce di valutare l’opportuna richiesta di trasferimento ad altra sede – e la dott.ssa Fiorella Pagliuca si degnano di dare una risposta alle istanze che vengono da territorio? Ci possono far capire come intendono l’esercizio del principio d’inclusione nel caso concreto ?
Davvero è tanto inopportuno il dialogo, una risposta? Non è ancora un obbligo di legge dover dare motivazione di una scelta dirigenziale?

Chissa’ che ne dirà di un fatto tanto singolare l’Associazione TUTTI A SCUOLA, diretta da Tony Nocchetti. Il compito del giornalista resta quello di raccontare i fatti, anche quando certe vicende allarmano per il loro detonante disagio emotivo; raccontare i fatti, rispettando le persone anche quando il loro operato, talvolta, quasi ne mina l’istintiva rispettabilità; raccontare i fatti, rispettando le persone anche quando essi investono un nucleo familiare non ordinario, condannato a lottare oltre quanto già fa ogni giorno per avere una vita apparentemente normale. Certe disgrazie vengono dal destino, ma talune infelicità certamente le persone di buonsenso possono prevenirle; è solo questione di cuore.

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