Da sabato 14 scorso, intendevo scrivere un articolo riepilogativo dei fatti, poco belli, riguardanti una bimba di appena sei anni, residente a San Michele di Serino, affetta da una severa disabilità fisica. La minore è iscritta al primo anno della locale Scuola Primaria , che è accorpata all’Istituto Scolastico Comprensivo di Aiello del Sabato, diretto dalla dott.ssa Elena Casalino. La delicata vicenda viene portata alla ribalta dell’opinione pubblica, via social, dall’intrepido Enzo Costanza, che, tra l’altro, raccoglie il sofferto racconto di una mamma, alla quale Scuola ed Amministrazione comunale non riescono a dare tempestive risposte operative.
La mensa, situata al piano sottostante il plesso scolastico comunale, presenta una scala a gradini, non praticabile dalla sedia a rotelle su cui si sposta abitualmente sua figlia. Raggiungo telefonicamente questa persona – si chiama Giuseppina – che mi risponde con precisione ad ogni domanda. Mi dice di essere informata del fatto che in Comune si erano attivati per risolvere in qualche modo il nodo della barriera architettonica, di essere a conoscenza di un polemico risvolto politico sulla sua questione, invitandomi, premurosamente, a sottolineare pubblicamente l’assoluta distanza del proprio nucleo familiare dalle posizioni in campo. Mi precisa anche di aver invocato la nomina di un Assistente materiale per sua figlia, ma di assistere ad un rimbalzo di competenze dopo aver ricevuto una lettera dal Comune che richiama a tale compito la scuola, ai sensi della legge 104 del ’92. Indicazione, peraltro, venuta dalla riunione del GLO ( Gruppo Lavoro Operativo per l’inclusione ), ad inizio Novembre. Riunione alla quale la dirigente scolastica inviò una persona delegata.
Evado, con un filo di giustificabile ritardo, il compito prefissomi per la mancata disponibilità del sindaco di San Michele di Serino, Michele Boccia,nel fornirmi le “informazioni di prima mano “ che avrei voluto; in tutto quattro o cinque domande. Il primo cittadino, da me raggiunto via whatsapp, sul finire della passata settimana, non mi ha proprio riscontrato. L’ho telefonato lunedì 16 ottenendo un garbato invito a riaggiornarci all’indomani, per poi non aver più risposta alla chiamata. Che dire ? E’ mestiere singolare quello del giornalista, che insegna come, nei rapporti con la stampa, ci sono sindaci e sindaci, così come ci sono dirigenti e dirigenti nel mondo della scuola. E qui – se fossi un bravo giornalista – dovrei inserire il “background” , cioe’ ricordare i fattarelli, narrati su questa testata, che hanno visto da una lato minori con fragilità e dall’altro la ricorrenza di decisioni ostacolanti, legate al nome della stessa dirigente scolastica. Ometto questa costruzione del pezzo e dichiaro la mia piena appartenenza al vasto rango dei mediocri della professione ! Però, qualche spunto di riflessione la dott.ssa Casalino me lo induce, tanto da motivare una domanda diretta: perché non si è smarcata dal suo ruolo istituzionale, quello vissuto nel solco delle consegne procedurali ? Nessuna interlocuzione con la famiglia; eppure sarebbe bastata una telefonata anche per affermare l’impegno formale della sua scuola verso l’inclusione! Forse troppo?
Sul fronte delle buone notizie ( quelle con il proverbiale passo lento) c’e’ che è stato finalmente consegnato lo speciale montascale, acquistato in precedenza dall’amministrazione cittadina che di fatto dovrebbe favorire l’accesso alla mensa scolastica. Inoltre, il prossimo 10 Gennaio (tempi tecnici ) ci sarà una riunione – si spera risolutiva – per l’assistente materiale, con la cui nomina dovrebbe chiudersi l’intera questione, che ha visto un interessamento diretto ed autorevole anche dell’Assessore regionale alla Scuola ed alle Politiche Sociali,Lucia Fortini. Insomma, “Ci vuole Costanza”. Sempre!