Alto Calore servizi, passa il consuntivo. La quasi totalità dei presenti – oltre l’89 per cento – ha approvato il documento contabile. Il presidente del consiglio di amministrazione Lello De Stefano ha ammesso di essere pronto a farsi da parte se la sua figura dovesse rappresentare un ostacolo per il futuro dell’azienda.
Bocciata la richiesta di rinvio da parte di Domenico Gambacorta, sostenuta anche dal sindaco di Montella Ferruccio Capone e altri sindaci, rispetto al quale si sono detti contrari il sindaco di Avellino Paolo Foti e quello di Aiello, Ernesto Urciuoli.
I numeri della società di Corso Europa sono a dir poco allarmanti: seppure in lieve attivo sulla gestione ordinaria (37.917euro), e con un Margine operativo lordo di 1,666,124, l’azienda deve fare i conti con oltre 134 milioni di debiti, in aumento del 7 per cento rispetto all’anno scorso. In calo di quasi il 4 per cento i costi della produzione. La voce più significativa per l’ente resta il costo del personale, pari a circa 17 di milioni euro, in lieve flessione rispetto all’anno scorso.
Gambacorta ha anche sollevato la questione del durc che non sarebbe regolare da ben sette anni. «Evidentemente c’era un problema per il pagamento di Irpef, Inail e contributi obbligatori per legge. Mi sembra di aver capito che sarebbe irregolare da sette anni». Folta la presenza del Movimento Cinque Stelle. I parlamentari Carlo Sibilia e Michele Gubitosa hanno assistito all’assemblea, mentre all’esterno gli attivisti hanno allestito un banchetto per chiedere le dimissioni del Cda.