Avellino, Annarita De Vito esce dal processo Aste Ok: la richiesta dei difensori

Il Collegio della Sezione Penale del Tribunale di Avellino, presieduto dal dott. Melone ha accolto, unicamente per la posizione della signora Annarita De Vito, una questione di nullità, sollevata dai difensori avvocati Enrico Matarazzo ed Antonio Ruggiero, di tutti gli atti compiuti, a far data dalla richiesta di fissazione dell’udienza preliminare, stralciando la posizione della stessa e restituendo gli atti al Pubblico Ministero.

La signora De Vito, in concorso con altri 21 imputati, tra i quali Genovese Damiano, Forte Livia, Armando Aprile, Manlio Di Benedetto, era stata chiamata a rispondere di essere la “mandante e diretta beneficiaria” di una turbativa d’asta perpetrata, stando all’accusa, nell’ambito della organizzazione di stampo mafioso denominata “Nuovo Clan Partenio”.

Gli avvocati difensori Enrico Matarazzo ed Antonio Ruggiero, già in tempi non sospetti (era il 7 aprile 2021), avevano fornito agli organi inquirenti rilevanti elementi comprovanti la totale estraneità della De Vito, rispetto alla predetta partecipazione alla associazione mafiosa e, comunque, ad ogni ipotesi accusatoria al vaglio.

La completa indifferenza della sig.ra De Vito, sia rispetto ai fatti di imputazione sia ai protagonisti della vicenda (Livia Forte, Armando Aprile e Manlio Di Benedetto) emergeva, infatti, dalle stesse intercettazioni acquisite al fascicolo del Pubblico Ministero, nonché dalla documentazione depositata agli atti dalla difesa.

Con l’attività difensiva è stata fatta chiarezza in merito a una equivoca e spiacevole vicenda che ha interessato la sig.ra De Vito, apprezzata docente con oltre 30 anni di professione e personalmente impegnata nel sociale.

Gli stessi avvocati  Matarazzo e Ruggiero, alla luce della decisione giudiziaria, hanno invitato gli organi di stampa a dare la più ampia diffusione di quanto emerso nel corso dell’udienza tenuta presso l’aula bunker del carcere di Poggioreale, invitando gli operatori dell’informazione ad astenersi, nel prosieguo della vicenda giudiziaria, da ogni indicazione o riferimento del nominativo della signora Annarita De Vito relativamente al processo denominato Aste OK.

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