Ore 17.40 – Le indiscrezioni trovano conferma. L’Avellino presenterà ricorso al Tar del Lazio e sarà difeso dall’avvocato Lorenzo Lentini e dal suo staff legale. L’avvocato salernitano, esperto in diritto amministrativo, due estati fa riuscì a far riammettere in Serie C la Paganese, estromessa dal suo campionato di appartenenza. In serata è atteso il comunicato ufficiale della società biancoverde.
Ore 17.26 – Secondo le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione l’Avellino è pronto a presentare ricorso al Tar del Lazio. I vertici del club biancoverde avrebbero preso contatto con l’avvocato Lorenzo Lentini e il suo studio legale. Lentini, due estati fa, è stato l’artefice della vittoria della Paganese al Tar del Lazio.
Ore 17.20 – L’Avellino ha ancora modo di salvare la categoria ricorrendo al Tar del Lazio, approfittando dell’apertura del Coni che, nella sentenza pubblicata meno di un’ora fa, pur confermando la bocciatura del club, ha dichiarato che l’Avellino è in possesso dei requisiti per poter ottenere la licenza nazionale e, quindi, prendere parte al prossimo campionato di Serie B.
Anche il terzo grado di giudizio, la “Cassazione sportiva” come l’ha definita l’avvocato Chiacchio, ha dato torto all’Avellino, punito con l’esclusione dalla Serie B per non aver impugnato il regolamento per tempo. Una beffa, una situazione paradossale. L’Avellino è fuori dal professionismo, come accaduto nove anni fa.
Ecco come è maturata la decisione e il racconto di una giornata amara per i tifosi, i calciatori, i dirigenti, i dipendenti dell’Avellino.
Ore 16.30 – IL TESTO DELLA SENTENZA
Ecco il testo della sentenza del Collegio di Garanzia del Coni: “Il Collegio di Garanzia dello Sport, a Sezioni Unite, nel giudizio presentato il 23 luglio 2018, ai sensi dell’art. 1 del Regolamento previsto ex art. 54, comma 3, CGS CONI, dalla società U.S. Avellino 1912 s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), in persona del suo Commissario Straordinario e legale rappresentante pro – tempore, dott. Roberto Fabbricini, per l’impugnazione della delibera dello stesso Commissario Straordinario, pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 33 del 20 luglio 2018 – con la quale è stato respinto il ricorso proposto dalla predetta società avverso l’intervenuto riscontro, ad opera della Co.Vi.Soc., giusta nota del 12 luglio 2018, del mancato rispetto dei “criteri legali ed economico finanziari”, così come stabiliti, ai fini del rilascio della Licenza Nazionale per l’ammissione al Campionato di Serie B 2018/2019, nel C.U. n. 27 del 13 aprile 2017 e nella integrazione di cui al successivo C.U. n. 49 del 24 maggio 2018, con contestuale diniego al club irpino della concessione della Licenza Nazionale richiesta e con reiezione della sua domanda di iscrizione alla Serie B per la stagione 2018/2019, nonché di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti alla decisione medesima, tra cui, in particolare, la già citata contestazione dell’Organo di Vigilanza del 12 luglio 2018 ed il parere contrario della stessa Co.Vi.Soc. del 19 luglio 2018 – visto che, alla stregua di quanto emerso dalla discussione orale e dalla documentazione prodotta dalla ricorrente, quest’ultima, sotto il profilo sostanziale apparirebbe in possesso dei requisiti di idoneità e sostenibilità finanziaria; considerato, peraltro, che il C.U. n. 49 nel quale è indicata una scansione procedimentale enormemente ristretta, ma nondimeno vincolante, non è stato impugnato nei termini previsti, il Collegio non può valutare la legittimità di tali criteri formalistici e respinge il ricorso.”
Ore 16.28 – SCHIAVONE E L’ERRORE
L’avv. Pietro Schiavone: “Il Coni ci ha detto: ci avete quasi convinto, ma non avete impugnato il regolamento per tempo. Questo apre un ricorso al Tar del Lazio, perché quello che ci ha detto il Coni è che erano stati convinti dalle nostre motivazioni. E’ paradossale che l’Avellino sia in possesso dei requisiti, ma è fuori dal campionato a dispetto di chi ha presentato fideiussioni non valide ed è in Serie B”.
Ore 16.25 – LA DISPERAZIONE DEI TIFOSI
La notizia si diffonde tra i tifosi che erano in attesa. La sentenza doveva essere pubblicata intorno alle 18 e molti erano in giro, lontano dal palazzo del Coni. Scene di disperazione tra i tifosi, così pure per Castaldo e D’Angelo provati dalla notizia della bocciatura del ricorso. All’esterno lacrime e scoramento per i tifosi dell’Avellino, presenti al Coni dalle 9.30 di questa mattina.
Ore 16.18 – IL COMMENTO DI CHIACCHIO
“La prossima partita la giocheremo al Tar del Lazio. Non sottovalutiamo un passaggio della sentenza, dove il Collegio dice che in determinati punti il ricorso poteva essere accolto. L’apertura deve valutarla un avvocato amministrativista. Oggi finisce l’operato della giustizia sportiva. Sono stanco e anche provato per la sentenza, sono dispiaciuto come tutti i tifosi dell’Avellino. C’è ancora un’ultima speranza”.
Ore 16.15 – Ufficiale: il Coni ha respinto il ricorso dell’Avellino.
Ore 16,00 – A BREVE LA SENTENZA
Manca soltanto l’ufficialità della sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, che deve essere notificata a momenti. Le sensazioni sono negative: il ricorso dell’Avellino dovrebbe essere stato bocciato dal Coni. L’avvocato Chiacchio aspetta informazioni dal suo studio legale.
Ore 12.10 – L’AVV. CHIACCHIO CON I TIFOSI
Eduardo Chiacchio ha incontrato anche i tifosi al termine dell’udienza al Collegio di Garanzia del Coni: “Non era una semplice difesa, ma una difesa appassionata. Ci abbiamo messo il cuore con la voglia di dare il massimo. Penso ci siamo riusciti. In una causa con queste difficoltà, bisogna dare qualcosa in più. Altrimenti si rischia di soccombere”. Chiacchio prosegue ancora: “Siamo convinti che le nostre argomentazioni hanno fatto breccia, con tutti i nostri avversari che erano tanti e bravi non era semplice. Per la sentenza bisogna ancora attendere, ma non posso essere illusionista. Anche Figc e Ternana si sono difese benissimo. Noi in aula eravamo soli contro tutti. La vostra forza ci ha dato la possibilità di lottare. I tifosi sono stati decisivi e determinanti per noi. Vi assicuro che oggi non era facile stare in quella Arena”. Siamo sul filo, è una partita che si conclude all’ultimo calcio di rigore. Oggi è stata una gioia difendere l’Avellino, ho dato tutto quello che potevo. Oggi non era importante che io facessi il primo attore, è importante la vittoria dell’Avellino. Oggi è andata in campo una grande squadra. Io ho tirato l’ultimo rigore e l’ho segnato. Adesso, aspettiamo quello degli avversari”. L’avvocato conclude: “La sentenza viene pubblicata nel pomeriggio. Io oggi sarò con voi comunque vada. Voi mi avete dato tanto, io sono qui al vostro fianco”.
Ore 11.18 – L’AVV. SCHIAVONE E IL RATING
L’avvocato Pietro Schiavone era stato il primo legale difensore dell’Avellino a prendere parola dinanzi la corte del Collegio di Garanzia del Coni. Lo stesso si è detto soddisfatto della qualità dell’arringa: “Abbiamo sviluppato la nostra tesi che riguarda l’indice di solvibilità della Onix Asigurari. Ho visto il presidente Franco Frattini prendere appunti quando parlavo e questo è un buon segno. Non credo che le controparti, seppure agguerrite, siano riuscite a smontare la nostra difesa e le nostre convinzioni. A nostro avviso l’indice di solvibilità può sostituire il rating, ce l’abbiamo messa tutta e non credo che avremmo potuto essere più efficaci di così. Ho accettato l’incarico anche per sostenere la passione della tifoseria irpina”.
Ore 11.05 – IL PRIMO COMMENTO DELL’AVV. CHIACCHIO
Al termine dell’udienza l’avvocato Eduardo Chiacchio ha parlato così aella stampa: “Sono soddisfatto dell’andamento del dibattimento, riteniamo di avere fondate speranze sull’accoglimento del ricorso. Ci siamo sentiti soli contro tutti: non solo gli avvocati della Figc che hanno dato il meglio, ma anche la Ternana quale terzo interessato e la Procura Generale del Coni.
Ci siamo sentiti contro il mondo intero. Il presidente Frattini ha chiesto di focalizzarci sui punti della nostra difesa. Non possiamo pensare di essere esclusi dal mondo del professionismo per una fideiussione. E’ triste vedere altre società avere ulteriore tempo per mettersi in regola dopo aver presentato una fideiussione Fin-World non regolare. Le note interne delle Figc non possono essere discriminanti e avere una disparità di trattamento. Mi sarei aspettato lo stesso trattamento che hanno avuto due società di Serie B come Lecce e Palermo e dieci di Serie C. L’ho detto e lo ripeto: l’Avellino non doveva arrivare in questa sede. Non sono preoccupato, ma felice per avere dato il massimo assieme ai miei colleghi. Non ci siamo mai tirati indietro, avendo forza e argomenti per ribattere. Inoltre il Collegio di Garanzia del Coni non può trascurare la sentenza del Rende, dell’anno passato”.
Ore 11.08 – L’INTERVENTO DI TACCONE
Walter Taccone ha parlato ai componenti del Collegio di Garanzia del Coni. Un intervento fuori dall’udienza, un appello accorato del presidente : “Il 5 luglio ho ricapitalizzato per quasi quattro milioni, figuriamoci se potevo perdermi per 50 mila euro di fideiussione. Abbiamo sottoscritto tre polizze fideiussorie da 800 mila euro l’una, di errori ne sono stati commessi, ma non possiamo pagare con la mancata iscrizione al campionato. Spero che decidiate tenendo conto non dei miei sacrifici economici, ma della passione del popolo irpino presente fuori dall’aula. Il termine del 12 luglio è un termine perentorio, ma avrebbero potuto dircelo tre giorni e ora non saremmo qui. Ci hanno trattato in maniera infame”.
Ore 11,02 –UDIENZA CONCLUSA
E’ durata meno di un’ora l’udienza dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni. Hanno esposto le proprie ragioni le parti interessate, oltre all’Avellino. L’avvocato della Procura Generale dello Sport, Federico Vecchio, ha chiesto che il ricorso dell’Avellino venga respinto, confermando l’esclusione dal campionato. L’udienza è terminata con l’intervento accorato del presidente Taccone.
Ore 10.47 – LO STRISCIONE DEI TIFOSI
All’esterno non si ferma il sostegno dei tifosi dell’Avellino. E’ arrivato anche un sostenitore biancoverde sulla sedia a rotelle, a confermare quanto è grande l’attaccamento alla maglia nei momenti di difficoltà, mentre le istituzioni latitano come al solito. Esposto uno striscione: “Salviamo l’Avellino”.
Ore 10.40 – Sono arrivati in aula anche Castaldo e D’Angelo per assistere all’udienza.
Ore 10.30 – Parola all’avvocato Chiacchio che ha puntato il dito contro la perentorietà dei termini. La Covisoc informò l’Avellino della non regolarità della fideiussione oltre le ore 21 del 12 luglio. Attacco anche alla Figc che ha dato il via libera a società che hanno presentato fideiussioni non idonee dando poi dieci giorni di tempo per regolarizzare l’iscrizione. Quindi c’è una disparità di trattamento con l’Avellino. Per l’avvocato Chiacchio l’esclusione dal campionato è una punizione troppo eccessiva, si punta ad avere al massimo un’ammenda.
Ore 10.25 – Cresce il numero di tifosi biancoverdi presenti all’esterno del Coni. Sono almeno 400. Iannuzzi: “Se tutto dovesse andare bene non sarà un’iscrizione al campionato, ma una vera e propria promozione. Il calcio è importante per la nostra città”.
Ore 10.20 – La difesa dell’Avellino è imperniata sulla riabilitazione dell’indice di solvibilità della prima fideiussione presentata, quella della Onix Asigurari.
Ore 10.11 – E’ INIZIATA L’UDIENZA
Ore 10 – Ad accompagnare l’avvocato Chiacchio, oltre ai professionisti dell’unità di crisi tra cui l’avvocato Gianpaolo Calò, ci sono il presidente Walter Taccone, l’amministratore delegato Roberto Di Gennaro, il direttore sportivo Vincenzo De Vito e il team manager Christian Vecchia.
Ore 9.45 – E’ arrivato anche il legale difensore dell’Avellino, l’avvocato Eduardo Chiacchio: “E’ una delle prove più ardite mai provate, ma sono pronto ad affrontarla. D’Angelo e Castaldo saranno qui a Roma? Capiranno che esistono partite più difficili rispetto a quelle che affrontano sul rettangolo di gioco”.
Ore 9.40 – Ancora poche ore e l’Avellino saprà cosa gli riserverà il futuro. Alle ore 10 avrà inizio l’udienza al Collegio di Garanzia del Coni riunitosi a sezioni unite e presieduto da Franco Frattini, arrivato un quarto d’ora fa in sede. Si dibatterà sull’iscrizione al campionato di Serie B bocciata prima dalla Covisoc (12 luglio) e poi dalla Figc (18 luglio). In arrivo da Avellino quasi 1000 tifosi biancoverdi. Anche D’Angelo e Castaldo faranno compagnia ai sostenitori irpini, come confermato da una foto postata sul profilo Instagram dall’attaccante.