Avellino, commercianti e cittadini sul piede di guerra: Ordinanza inutile

Quell’ordinanza serve a niente.

Penalizza cittadini e automobilisti, commercianti e impiegati, crea inutile disagio alla popolazione del capoluogo e non risolve i problemi dell’inquinamento.

Questa la sintesi delle opinioni e dei ragionamenti raccolti in città ed espressi anche attraverso documenti e interviste da rappresentanti di associazioni ed enti.

ORDINANZA INUTILE

Rispetto all’ordinanza emessa la scorsa settimana (LEGGI QUI) non si sono riscontrati miglioramenti della qualità dell’aria.

L’esperimento è miseramente fallito perchè – nonostante il blocco alla circolazione delle auto ritenute inquinanti – il dato relativo al PM10 è peggiorato e gli sforamenti sono stati costantemente superati.

Con quell’ordinanza, però, gli amministratori “hanno messo le carte a posto”, evitando possibili provvedimenti nei loro confronti, potendo dimostrare di avere fatto tutto quanto necessario per ridurre lo smog.

Ma è proprio così?

Negli uffici, nonostante questi giorni di temperature miti, il caldo è insopportabile.

Quindi maggiore consumo di energia e produzione di fumi inquinanti.

C’è qualcuno che controlla?

Nelle strade le auto inquinanti non possono circolare.

C’è gente che è costretta a farsi accompagnare da amici e parenti non potendo utilizzare auto in buone condizioni ma con il marchio “inquinante”.

MERCATO DELLE AUTO

Il crollo del valore delle autovetture, soprattutto quelle diesel, è catastrofico.

Provate a parlare con i commercianti del settore.

Soprattutto, se possessori, provate a vendere una vettura, ad esempio una diesel euro 3, con dieci anni di anzianità: non la vuole nessuno, valore zero.

Vetture che fino a pochi mesi fa vedevano oscillare il valore tra i 6000-8000 euro, ora al massimo vengono vendute a 2000 euro con destinazione estero, facendo fare buoni affari ad albanesi e rumeni.

Questo è uno degli aspetti dell’ordinanza che mette a posto le coscienze degli amministratori e penalizza un’intera città.

Il commercio, poi, è in crisi assoluta.

Abbiamo riportato l’intervista dell’esponente della Confesercenti (LEGGI QUI) Luca Sparano, il quale preannuncia iniziative forti da parte di una categoria stanca di subire azioni inutili e deleterie.

L’unico a sostenere la validità dell’intervento è il commissario straordinario Giuseppe Priolo nonostante vi siano sforamenti relativi all’inquinamento atmosferico seppure in presenza della nuova ordinanza.

SOLIDARIETA’ ZERO

Ai comuni limitrofi, il rappresentante del capoluogo, aveva chiesto di condividere lo stesso provvedimento.

Con il cavolo hanno aderito!

I sindaci di Atripalda, Mercogliano, Monteforte Irpino e di tutto il circondario se ne sono guardati bene dal farlo.

Anzi, per loro è un beneficio la limitazione della circolazione ad Avellino, con potenziale clientela che si sposta nei comuni limitrofi.

Solidarietà e belle parole quante ne volete ma l’ordinanza che blocca il traffico, cari commissari, tenetevela per voi, hanno detto chiaro e tondo tutti i sindaci, in coro.

Scendono in campo le associazioni, adesso. Chiedono di trovare una alternativa al blocco della circolazione.

Parole al vento, iniziative lodevoli ma ormai inutili e tardive.

RICORSO AL TAR

A cosa serve?

Il danno è stato creato, quell’ordinanza non sarà revocata.

Si può ricorrere al Tar ma occorre spendere soldi e attendere i tempi tecnici per la discussione e quindi la decisione.

Intanto saremo arrivati al 31 marzo quando scadrà l’ordinanza.

E poi cosa s’inventeranno?

Facile: sarà pubblicata una nuova ordinanza, tale e quale all’attuale.

Si andrà avanti fino alla scandenza del mandato, si arrangi chi verrà succesivamente.

E intanto si avvicina il 26 maggio, giorno delle prossime consultazioni per l’elezione del nuovo sindaco e consiglio comunale di Avellino.

LA MANDRAKATA

Ne vedremo e sentiremo delle belle.

Per adesso abbiamo saputo che il commissario Priolo sente di non essere Mandrake.

Bella, questa.

Però la mandrakata a cittadini e commercianti l’ha fatta, con quell’ordinanza che non risolve e penalizza.

Lo dicono i fatti.

Non se ne abbia a male il commissario Priolo che ha proprio ragione: all’affascinante mago del fumetto creato da Phil Davis non somiglia affatto.

 

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