AVELLINO – Dopo 53 giorni di silenzio, il patron dell’U.S. Avellino 1912 Angelo Antonio D’Agostino torna ad incrociare microfoni e taccuini in occasione della presentazione della nuova area tecnica. Chiusi i conti con l’ennesima stagione da dimenticare, il patron dei lupi ha chiesto alla piazza di restare uniti attorno alla squadra e a nuovo staff biancoverde.
Avellino, le parole di Angelo Antonio D’Agostino
I SALUTI INIZIALI – «Ci ritroviamo qui dopo cinquanta giorni di silenzio. Abbiamo deciso di prenderci un attimo di pausa per non prendere scelte azzardate, condizionate dalla rabbia e dal malcontento. Abbiamo optato per decidere con calma. Siamo qui per dare una linea diversa dall’anno scorso».
LA PARENTESI ERNESTO SALVINI – «Questi 54 giorni sono serviti per riflettere ma è chiaro che sono successe tante cose. Salvini era il direttore che avevamo individuato dopodiché ha fatto le sue analisi e ha ritenuto opportuno accettare qualche altra piazza».
LO STADIO – «C’è una condizione che per prassi torna al proprietario. È stato fatto un bando in cui abbiamo ritenuto di non partecipare. Non c’è stato alcun tipo di problema da parte nostra».
I TIFOSI – «Non nego che ci sono momenti di sconforto ma non siamo abituati a mollare. Siamo abituati a combattere sempre. Puntiamo ad un’azione di riavvicinamento con la piazza. L’auspicio è che riusciamo a ricompattarci tutti attorno alla squadra».
IL BUDGET – «Col Foggia facemmo delle scelte a caldo sbagliate. Il silenzio è stato importante. Il budget non è stato ridotto e non c’è alcuna modifica in capo agli obiettivi stagionali. Quanto al bilancio, le società di terza serie fanno debiti. Ogni anno le società la squadra risana i debiti per segnare la squadra al campionato».
COME RICONQUISTARE I PIÙ PICCOLI – «Quando parlo di ambiente sereno rientra anche questo tema nel discorso. I genitori dovrebbero coinvolgerli di più, magari portandoli allo stadio».
IL RITIRO E GLI ALLENAMENTI – «Il ritiro sarà a Palena. Durante il campionato la squadra si allenerà al Partenio».
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