Attestazioni per concorsi Ata, arriva un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari e della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, con divieto di svolgere le attività inerenti a tale ufficio per la durata di 12 mesi.
Il caso era stato sollevato da un servizio di “Striscia la Notizia”. Poi la denuncia in Procura da parte della Cisl Scuola Irpinia-Sannio.
Quattro i reati contestati: corruzione, concorso in corruzione, falsità ideologica, falsità materiale.
Arrestato, ora si trova ai domiciliari, è Antonio Perillo, 67 anni di Avellino, il collaboratore esterno della Cisl il quale avrebbe continuato la sua attività illecita anche dopo essere stato indagato.
Gli inquirenti hanno ricostruito le modalità dell’attività corruttiva. Il Procuratore Rosario Cantelmo ha sottolineato come “in questo momento storico pur di trovare un lavoro si facciano carte false, fatto che deve far riflettere sulla qualità morale della società odierna”. Cantelmo ha anche evidenziato come il servizio andato in onda a Striscia la notizia abbia rallentato più che aiutare le indagini.
Il colonnello Massimo Cagnazzo responsabile del Comando provinciale dei Carabinieri ha spiegato: “Il certificato rilasciato non è falso, l’attestazione è reale ma il corso non era mai stato frequentato e l’attestazione veniva rilasciata senza che ci fosse stata alcuna verifica. Alcun esame finale. L’indagine andava avanti da tempo ed è continuata anche dopo la messa in onda del servizio della trasmissione televisiva. Questo fa pensare ad un grosso giro di affare che aveva l’interessato magari anche con la collaborazione di qualcun altro. E che i clienti fossero in numero maggiore”.
Gli inquirenti si dicono certi che la Cisl era assolutamente estranea a quanto accadeva. “La sede del sindacato era illecitamente utilizzata dal corruttore per procacciare clienti, chiaramente perché quello è il luogo in cui vanno le persone a chiedere informazioni per i concorsi”.
