A cosa serve un’opera progettata all’inizio del nuovo secolo, quando le esigenze della città e le idee costruttive erano profondamente diverse da oggi?
Nel 2005 si pensava ad Avellino come una città in grado di diventare moderna, efficiente, concreta. Oggi è un capoluogo dormiente, dove nulla viene fatto per svegliarlo dal letargo.
Il tunnel della vergogna s’inserisce bene in questo discorso.
A cosa serve, se non a portare beneficio solo a chi lo costruisce?
Il sindaco Festa e l’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Genovese, con l’ingegnere Fabio Formato il direttore dei lavori, Elia De Simone capogruppo di Davvero e alcuni operai della D’Agostino Costruzioni Generali srl, sono andati a fare una passeggiata dentro quel buco nero, lasciandosi immortalare con tanto di foto.
Quasi non conoscessero l’opera, hanno espresso pareri, giudizi, ma soprattutto hanno fatto una nuova previsione, l’ennesima, circa la consegna dell’opera.
A nome della combiccola, il sindaco ha sintetizzato: “Sarà completato entro l’anno”.
Immaginabile che si riferisse al 2019 non avendo precisato quale anno.
Ma chi vi crede più?
Meglio stare zitti.
Lo scorso 7 marzo 2019 Irpiniaoggi pubblico questo articolo (LEGGI QUI)
Rileggendolo oggi è quanto mai attuale e l’operazione “immagine” fatta dal sindaco e dal suo assessore è un vero autogol. I due hanno fatto la promessa che entro fine anno (2019, giusto?) il tunnel della vergogna sarà pronto. E quindi percorribile.
E chi vi crede?
Una previsione azzardata, perchè lo stesso assessore ai lavori pubblici ha sottolineato che “Manca l’impianto di ventilazione, quello antincendio modello sprinkler e quelli dell’illuminazione e delle telecamere. Oltre al sistema dei sensori per l’acqua piovana e la segnaletica orizzontale e verticale”.
L’unica cosa che c’è ed è concreta sono i quasi 500mila euro per la ditta appaltatrice per la quale il tunnel della vergogna rappresenta un pozzo da cui attingere risorse economiche in continuazione.
Ah, poi c’è da bandire la gara, per il completamento degli allacci della fognatura di corso Vittorio Emanuele e delle acque bianche nel torrente Fenestrelle.
Tunnel completato entro l’anno: ma quale anno?
Piuttosto, si pensi a una soluzione alternativa, a una diversa destinazione d’uso, magari trasformare quel buco nero in parcheggio, perchè quando verrà aperto (previsione di Irpiniaoggi: 2025 dopo cristo) sarà dannoso anzichè utile e giocoforza poi dovrà essere chiuso. Meglio farlo adesso.