La città vuota.
Non è il titolo della struggente canzone di Mina, anni ’60.
E’ la realtà che si vive da due giorni ad Avellino.
La gente è sparita.
C’è chi resta chiuso in casa ma molti hanno approfittato del weekend per andare al mare.
Prese di assalto le località turistiche a breve distanza dal capoluogo.
Annullate tutte le manifestazioni in programma ad Avellino e dintorni per questo fine settimana.
Questo ed altro ha provocato l’incendio alla ICS di Pianodardine ma il danno è stato derivato non solo dal tragico evento, quanto dall’assenza di informazioni ufficiali.
C’è disorientamento tra la popolazione.
Ad Avellino ieri sera, sabato, i ristoranti e i ritrovi della movida, solitamente affollati, erano praticamente vuoti.
Si è salvata giusto qualche pizzeria più famosa che però non ha usufruito dei classici doppi e tripli turni nel ricambio dei tavoli.
A questo ha contribuito, peraltro, l’assenza della pubblica illuminazione in alcune strade del Centro storico.
E allora la situazione è divenuta veramente nera per gli esercenti commerciali.
Pure i negozi delle zone centrali della città sono rimasti deserti, non si vede gente in giro.
I commercianti si riuniranno a breve per decidere iniziative.
Alcuni hanno già interpellato i legali di fiducia per valutare la possibilità di chiedere un risarcimento del danno alla ICS.
Stessa situazione si sta verificando pure nei comuni dell’hinterland di Avellino.
*le foto di questo articolo sono state scattate alle 22.33 di sabato sera
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