L’Avellino è fuori dal professionismo, ma è già proiettato al futuro, alla prossima battaglia giudiziaria. La palla passa alla giustizia amministrativa e al Tar del Lazio, a cui la società biancoverde è pronta a presentare ricorso in serata: l’ufficialità è attesa nelle prossime ore.
Fa scalpore e indigna, però, la motivazione della bocciatura del Collegio di Garanzia del Coni, che se da un lato ha confermato che l’Avellino è in possesso dei requisiti per richiedere la Licenza Nazionale e iscriversi al prossimo campionato di Serie B, dall’altro ha bocciato il ricorso perché la società biancoverde avrebbe dovuto impugnare – come confermato dall’avvocato Eduardo Chiacchio visibilmente amareggiato – il comunicato numero 49 del 24 maggio 2018, contenente i parametri per il rilascio della Licenza Nazionale (stipendi e contributi versati, ricapitalizzazione, presentazione fideiussione), entro il 24 giugno.
Ma l’Avellino come avrebbe potuto ricorrere il 24 giugno, se l’ufficialità della bocciatura da parte della Covisoc è stata comunicata soltanto il 12 luglio, peraltro oltre le ore 21? Ecco che l’Avellino è pronto a impugnare la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni dinanzi al Tar del Lazio. Verrà chiesto il blocco dei campionati prima della redazione del calendario della Serie B in programma il 6 agosto. L’organo di giustizia amministrativa dovrà procedere alla sospensiva entro questa settimana e pronunciarsi entro breve termine sul ricorso dell’Avellino.
Tutto questo mentre arrivano pungenti le dichiarazioni del presidente Walter Taccone, che ha riferito di essere indignato e schifato dal mondo del calcio, a tal punto da volerlo abbandonare in fretta. Lacrime e silenzio, invece, per il direttore sportivo Vincenzo De Vito e per D’Angelo e Castaldo presenti a Roma, in compagnia di quasi 400 tifosi irpini. I calciatori, inoltre, a causa della conferma dell’estromissione da qualsiasi campionato professionistico potranno svincolarsi d’ufficio e trasferirsi in altre società.
C’è ancora una fiammella di speranza, dunque, per l’Avellino che, come dichiarato dallo stesso legale, potrà in ogni caso contare sulla consulenza dell’avvocato Eduardo Chiacchio. Si va, dunque, verso un’altra battaglia, con le speranze ridotte al lumicino.