“Le ragazze che vogliono liberarsi di un peso, parlino. L’inchiesta non è affatto chiusa“. E’ questo l’appello che il comandante provinciale dei carabinieri, Massimo Cagnazzo, ha lanciato a margine della presentazione dell’edizione 2018 del calendario dell’Arma avvenuta stamane nella sede di via Roma.
L’ufficiale si è rivolto alle altre vittime della vicenda baby squillo che ha scosso Avellino e la provincia irpina.
Tre, le persone arrestate una decina di giorni fa nell’inchiesta choc sul giro di prostituzione minorile che ruotava intorno al circolo “L’Incontro” di via Vasto ad Avellino. Due, dei tre indagati (il gestore del locale ed uno dei clienti, un imprenditore di 85 anni) si sono avvalsi della facoltà di non rispondere di fronte al gip durante l’interrogatorio di garanzia. Il terzo uomo ora agli arresti domiciliari, un professionista 50enne, ha risposto alle domande del magistrato ed ha fornito la sue versione dei fatti.
I legali dei tre hanno chiesto al tribunale del Riesame l’annullamento della misura cautelare.