Banda del “pezzotto”, c’è anche un irpino tra gli organizzatori

C’è anche un irpino tre i 25 indagati e finiti nell’indagini portata avanti dagli uomini della Guardia di Finanza appartenenti al Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche.

Sgominata una organizzazione clandestina responsabile della capillare diffusione illegale dei programmi televisivi a pagamento.

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Almeno 700 mila utenti online sono stati oscurati e inibiti alla visione mentre, al momento, sono stati individuate 25 responsabili di tale organizzazione nei cui confronti è in atto l’indagine per una associazione a delinquere a carattere transnazionale disposta dalla Procura della Repubblica di Napoli.

Tra questi un uomo della provincia di Avellino, un 39enne di Avella che avrebbe ricoperto un ruolo di importante levatura nell’organizzazione.

Sul conto corrente bancario dell’indagato sono stati accertati 71mila euro provenienti dall’estero, somme riconducibili all’attività fraudolenta relativa alla diffusione del sistema di tv pirata.

 

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