Ci sono pure tre candidati presenti nel collegio elettorale di Avellino tra i 9 candidati impresentabili nelle liste per il voto regionale in Campania, i cui nomi sono stati comunicati da Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia.
Cinque di questi sono in liste che appoggiano il governatore Vincenzo De Luca, gli altri quattro seguono il candidato presidente Stefano Caldoro.
Collegio Avellino
Tre di questi sono presenti nel collegio di Avellino: per la “Legge Severino” risulta impresentabile Carlo Iannace (lista per De Luca presidente), che è stato condannato a 6 anni nel 2016 ed è interdetto ai pubblici uffici per 5 anni per i reati di peculato, truffa e falso.
Nello specifico, sottolinea il presidente Morra della Commissione Antimafia, “Iannace venne dichiarato sospeso a decorrere dal 31 marzo 2016 dalla carica di consigliere regionale, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 5 maggio 2016. Ciò per via della condanna comminata al predetto candidato alla pena di anni sei di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni cinque, in quanto dichiarato colpevole di peculato”.
Gli altri due sono candidati non conformi al codice di autoregolamentazione in quanto rinviati a giudizio, ovvero Sabino Basso, candidato di Campania Libera per De Luca , impresentabile perché imputato di riciclaggio (processo in corso davanti al Tribunale di Avellino); e Orsola De Stefano, di Solofra, imputata di concussione e candidata nella lista della Lega per Stefano Caldoro.
Gli altri 6 in Campania
Gli altri sei candidati alle regionali in Campania, ritenuti dal presidente dell’antimafia “impresentabili” sono:
Maria Grazia Di Scale (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata per concussione;
Aureliano Iovine (Liberal-Democratici Campania Popolare per De Luca), imputato per plurimi reati tra cui associazione a delinquere a stampo mafioso;
Michele Langella (Campania in Europa per De Luca), imputato di riciclaggio;
Monica Paolino (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata di scambio elettorale politico-mafioso;
Francesco Plaitano (Partito repubblicano italiano per De Luca), già segnalato nel 2015 dall’Antimafia, condannato per estorsione;
Francesco Silvestro (Fi Berlusconi con Caldoro), imputato di concussione.