Il Collegio del Tribunale civile di Avellino, composto dai Giudici Grasso, Russolillo e Rossi, ha rigettato il reclamo proposto da P.R.S., assistito dall’avv. Marco Tecce, ed ha prorogato fino al 30 aprile 2019 l’ordine di non avvicinarsi alla casa familiare, assegnata alla moglie, N. B., ed ai luoghi di istruzione frequentati dai figli della coppia, C. e V.
Soddisfazione per il provvedimento emesso dal Tribunale è stato espresso dall’avv. Antonella De Cristofaro, difensore della donna e dei minori.
La vicenda giudiziaria trae origine dal fallimento della relazione coniugale tra P.R.S., italiano, e N.B., ucraina, di 23 anni più giovane del marito, il quale, dopo il matrimonio, si mostra da subito possessivo e geloso: costringe la moglie a non uscire di casa, la minaccia, anche con armi, la maltratta, la percuote e le procura lesioni.
Tutto alla presenza dei figli minori, che assistono impotenti alle scene di violenza.
Non potendo più sopportare le angherie compiute dal marito, dal momento che i figli minori incominciano ad aver sempre più paura del padre, N.B. si fa coraggio e,
per evitare che i minori subiscano ulteriori danni psicologici, decide di denunciare il marito all’autorità giudiziaria e di separarsi dal medesimo.
Il tribunale civile di Avellino ordina al P.R.S. di cessare le condotte violente e di non avvicinarsi alla moglie ed ai figli, il G.U.P. dispone il rinvio a giudizio di P.R.S. per rispondere dei reati di maltrattamenti, minacce gravi, percosse e lesioni. “Il dibattimento si è già aperto; il Giudice a cui è affidata la causa penale è uno dei più stimati e preparati magistrati d’Italia, sono convinta che il processo non subirà inutili lungaggini”, ha commentato l’avv. Antonella De Cristofaro.